Si è conclusa in questi giorni un’attività d’indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Cannara, che hanno denunciato un uomo perché si sarebbe reso responsabile del reato di frode e accesso abusivo ad un sistema informatico, il cosiddetto phishing.
I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando una donna, residente a Cannara, aveva denunciato ai Carabinieri l’ammanco sul proprio conto corrente postale di circa 8.000 euro.
Nella denuncia, la donna riferiva di aver ricevuto dei messaggi anonimi sull’app “Postepay” con cui le veniva comunicato il blocco della carta di pagamento e le veniva richiesto di fornire i codici di accesso al conto per procedere allo sblocco.
La donna, in buona fede, aveva inviato i codici, non sapendo che dietro quei messaggi non c’era un regolare operatore del supporto tecnico, bensì un uomo che, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, avrebbe poi utilizzato quei codici per accedere al conto della vittima ed effettuare un bonifico di 8.000 euro sul proprio conto corrente.
L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia per l’ipotesi di reato di frode informatica.
Il phishing, tradotto in italiano “pescare”, è un fenomeno in costante aumento che consiste nel trarre in inganno l’ignara vittima con SMS o e-mail, convincendola a consegnare le proprie credenziali o i propri codici personali, che vengono poi utilizzati per prelevare denaro da conti online o simili.
I Carabinieri raccomandano di prestare sempre massima attenzione e di non fornire mai i propri dati personali, specie se bancari, ad interlocutori sconosciuti, anche se apparentemente affidabili.