Si è conclusa a Perugia la terza campagna di formazione e comunicazione istituita dalla Regione su Infanzia e adolescenza
In Umbria sono attualmente 199 (dati dicembre 2020) i minori in affidamento: il 58 per cento sono maschi e il 42 per cento femmine. Il 51,7 per cento degli affidi sono di natura extra familiare, mentre per il restante 48,3 per cento si tratta di affidi intra familiari. In Umbria, oltre il 21 per cento dei minori coinvolti in progetti extra familiari restano in affido per più di 4 anni. Sono alcuni dei dati emersi nell’incontro dedicato all’infanzia e alla adolescenza e che ha chiuso a Perugia la terza campagna di formazione e comunicazione istituita dalla Regione Umbria e dalla Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, realizzata in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.
“La giornata di oggi – spiega Susanna Schippa, dell’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Umbria – chiude un primo percorso di studio e conoscenza che lega il tema dell’affido a quelli affrontati in precedenza, ovvero l’adozione e la tutela dei minori per prevenire l’istituzionalizzazione. Una azione coordinata, già iniziata da alcuni anni con l’esperienza regionale dei due cantieri sulla tutela dei minori, e che porterà alla revisione della carta dei servizi e alla rimodulazione di modelli operativi e organizzativi da condividere in tutte le zone sociali della Regione. L’obiettivo è quello di mettere in campo un modello – prosegue Schippa – che deve tener conto della formazione e organizzazione dei percorsi di residenzialità, della valutazione delle competenze genitoriali e di un potenziamento dell’operatività sui temi dell’adozione e affido da parte degli operatori. Un percorso non più rinviabile – conclude – che la Regione vuole coordinare, integrare e potenziare per raggiungere una maggiore capacità di lavoro multidisciplinare e il più possibile condivisa per il supremo interesse dei minori”.
Venerdì 27 gennaio è in programma un laboratorio formativo dedicato agli operatori del settore realizzato a Villa Umbra, sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, che avrà un duplice obiettivo: da un lato quello di uniformare le metodologie di lavoro multidisciplinare in tutte le zone sociali e rendere più efficaci gli interventi di presa in carico delle famiglie. Dall’altro, quello di comunicare, sensibilizzare e promuovere la scelta dell’affido affinché si arrivi all’obiettivo di una maggiore disponibilità da parte di potenziali famiglie e single ad accogliere uno o più minori fuori famiglia.
Red/ig
nnn