Sindacati in allarme: “Condizioni insostenibili, il governo deve investire di più”
I lavoratori della sanità pubblica umbra tornano a far sentire la loro voce. In vista delle elezioni per il rinnovo delle Rsu, che si terranno dal 14 al 16 aprile e coinvolgeranno oltre 6mila dipendenti, la Funzione pubblica (Fp) Cgil Umbria ha organizzato un’assemblea all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Al centro dell’incontro, il mancato rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) e le difficoltà sempre più gravi che affliggono il settore.
Contratto scaduto e salari fermi: “Perdiamo il 10% di potere d’acquisto”
Durante l’assemblea, i rappresentanti nazionali della Fp Cgil hanno denunciato le condizioni economiche penalizzanti imposte dal governo. “Il contratto è scaduto e le risorse stanziate per il triennio 2022-2024 non coprono nemmeno l’aumento del costo della vita – ha spiegato Michele Vannini, segretario nazionale Fp Cgil per il comparto sanità –. Gli aumenti previsti sono del 6%, mentre l’inflazione ha superato il 16%. In pratica, i lavoratori della sanità stanno perdendo il 10% del loro potere d’acquisto”.
A peggiorare la situazione, secondo Vannini, c’è la mancanza di un piano di assunzioni: “Il governo dice ai lavoratori già allo stremo che, se vogliono guadagnare di più, devono semplicemente lavorare di più. Più straordinari, più turni massacranti, mentre il personale continua a essere insufficiente per garantire un servizio adeguato ai cittadini”.

Attacco alla contrattazione: “Così si svuota il ruolo dei sindacati”
Un altro nodo critico è il metodo con cui il governo sta gestendo la trattativa. Secondo Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici e dirigenti sanitari, si sta tentando di aggirare il ruolo della rappresentanza sindacale: “Non solo il contratto è sottofinanziato, ma il governo ha imposto unilateralmente anticipi in busta paga senza concertazione, svuotando la contrattazione del suo significato sia dal punto di vista economico che normativo”.
A livello locale: “Dover fare causa per far rispettare i contratti è assurdo”
Sul fronte regionale, Donatella Renga, candidata Fp Cgil alle elezioni Rsu, ha puntato il dito contro il mancato rispetto del contratto collettivo all’interno delle aziende sanitarie umbre. “Non è accettabile che i lavoratori debbano ricorrere alle vie legali per vedere riconosciuti diritti basilari – ha affermato –. Ogni azione giudiziaria costa sia al sindacato che alle aziende stesse, soldi che potrebbero essere impiegati per migliorare i servizi”.
Tra le violazioni segnalate ci sono il mancato riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione, delle pause mensa e del passaggio di consegne, oltre alla mancata applicazione di accordi già sottoscritti.

La battaglia continua
Con il rinnovo delle Rsu alle porte e il contratto ancora in sospeso, la mobilitazione della Fp Cgil non si ferma. “Non firmeremo nessun contratto che penalizzi ulteriormente i lavoratori della sanità pubblica – ha ribadito Vannini –. Servono risorse adeguate e un piano straordinario di assunzioni per garantire condizioni di lavoro dignitose e servizi sanitari all’altezza delle necessità dei cittadini”.








