Decisione storica del tribunale di Perugia: applicata per la prima volta l’“esdebitazione dell’incapiente” a un intero nucleo familiare
Una sentenza senza precedenti, capace di cambiare la vita a una famiglia di cinque persone e – chissà – di aprire la strada a nuovi casi simili. La notizia è stata riportata da Il Messaggero in un articolo a firma di Egle Priolo.
Protagonisti sono due genitori con tre figli, residenti nell’Assisano, che si sono visti cancellare oltre 80mila euro di debiti grazie a una decisione «lungimirante» della giudice Teresa Giardino, della terza sezione civile del tribunale di Perugia. Per la prima volta, infatti, l’istituto dell’“esdebitazione dell’incapiente” è stato esteso a un’intera famiglia, dopo che le domande presentate dai due coniugi sono state riunite in un’unica procedura.
Dietro questa vicenda ci sono anni di difficoltà: la perdita del lavoro, un grave infortunio, la ditta finita in fallimento, la casa resa inagibile dal terremoto. Col tempo, i debiti si sono moltiplicati tra finanziamenti, bollette e cartelle esattoriali, portando la famiglia sull’orlo dell’indigenza, tanto da dover contare sull’aiuto della Caritas per pagare le spese di base.
Determinante per arrivare alla cancellazione del debito è stato il lavoro dell’avvocato Francesco Maiorca e di Carlo Orlando, gestore dell’Organismo di composizione della crisi. È proprio questa figura terza che ha certificato la buona fede della famiglia, finita nei guai non per scelte avventate ma per eventi imprevedibili. Il giudice ha infatti riconosciuto che non c’erano «problematiche relative alla meritevolezza» e che marito e moglie non avrebbero potuto offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in futuro.
Adesso i genitori dovranno comunicare ogni anno la loro situazione economica fino al 2027 e restituire eventuali somme solo in caso di entrate straordinarie. Ma intanto, almeno per loro e per i tre figli, la speranza di ricominciare è tornata a farsi vedere.