Bandiere a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali. Un gesto di vicinanza e riconoscenza verso un Papa che aveva con l’Umbria un legame speciale
L’Umbria si ferma, unita nel dolore per la scomparsa di Papa Francesco. Con un decreto ufficiale, la presidente della Regione Stefania Proietti ha proclamato il lutto regionale, esprimendo il cordoglio dell’intera comunità per la perdita di un Pontefice che ha segnato profondamente la storia contemporanea e il cuore degli umbri.
Le bandiere sventolano a mezz’asta in tutte le sedi istituzionali – centrali e periferiche – nonché presso gli enti strumentali della Regione. Una decisione che va oltre il simbolo: è un gesto di vicinanza e riconoscenza verso un Papa che ha intrecciato con l’Umbria un legame speciale, intimo, quasi fraterno.
Un rapporto che ha trovato la sua massima espressione ad Assisi, la città del Santo di cui Jorge Mario Bergoglio ha scelto il nome e, ancor più, lo spirito. Ben sei le sue visite nella città serafica, su otto complessive in tutta l’Umbria durante il suo pontificato: segno tangibile di un’ispirazione profonda ai valori francescani di pace, fraternità, amore per i poveri e cura del Creato.
Ma il legame non si è fermato ai luoghi simbolo. Papa Francesco ha voluto incontrare le comunità ferite dal terremoto di Norcia, ha abbracciato la semplicità spirituale delle suore di Spello. L’Umbria è stata, dopo il Lazio, la regione più visitata dal Santo Padre. Non per caso, ma per affetto, per consonanza, per quella “terra di Francesco” che il Papa ha sempre sentito come casa.
Il decreto della Presidente Proietti è stato trasmesso a tutte le autorità civili e istituzionali del territorio, dalle Prefetture ai Comuni, fino agli enti sanitari regionali. Il messaggio è chiaro: l’Umbria si stringe in un unico silenzio rispettoso, riconoscente e carico di memoria.
“Il magistero di Papa Francesco – si legge nel comunicato – ispirato a San Francesco d’Assisi e tutto rivolto ai poveri, alla fraternità, alla custodia del Creato e alla pace, è e continuerà ad essere di ispirazione per l’Umbria tutta.”
Oggi l’Umbria piange. Ma lo fa con il cuore colmo della gratitudine di chi ha conosciuto, anche solo da vicino, un uomo che ha scelto di essere Francesco.