Lo ha reso noto l’ Anmil in occasione della 72esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
Anmil (l’Associazione dei lavoratori mutilati e invalidi) in occasione della 72esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro ha reso noto che nei nei primi otto mesi del 2022 in Umbria si sono registrati 13 morti sul lavoro.
Se da una parte è vero che le vittime sono in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2021, gli altri dati sono in crescita: aumentano del 25% gli infortuni (da 5.681 a 7.091) e del 30% le malattie professionali (da 1.461 a 1.900).
L’ultimo decesso in ordine di tempo è stato quello di un 70enne morto dopo essere caduto da un tetto del capannone di un’azienda agricola. Il fatto è accaduto intorno alle 16 di venerdì 8 ottobre a Rocca Sant’Angelo, una piccola frazione di Assisi.
Tra gli obiettivi di Anmil ci sono la revisione della normativa per l’assicurazione contro gli infortuni professionali, vecchia di 60 anni, e un migliore coordinamento dei controlli.
A livello nazionale la media di infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa è di 22 ogni milione di occupati. Il dossier dell’osservatorio sicurezza sul lavoro “Vega Engineering” di Mestre ha bocciato l’Umbria. La nostra regione è finita tra le ultime della classe insieme a Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Molise, Puglia e Calabria.