L’associazione Codici: esaurite le risorse stanziate dalla fondazione nata per combattere il fenomeno.
L’Italia sta attraversando momenti drammatici causati prima dal Covid e poi dalla guerra in Ucraina, che ha destabilizzato il mondo, che ha causato oltre a miglia idi morti, rincari incontrollati dei prezzi del carburante del gas, dell’energia a danno di famiglie ed imprese dando vita a tassi di inflazione mai visti, soprattutto sui generi alimentari che arriveranno ( entro Dicembre) ad oltre l’11 %.
Il sovra-indebitamento stringe sempre di più il cappio al collo di aziende, commercianti e famiglie, e aggrava i rischi legati alla presenza della criminalità organizzata. In Umbria sono tantissime le aziende ( circa 1000) che hanno chiuso i battenti, a causa dei rincari insostenibili e saranno molte altre ancora a prendere la stessa decisione, dopo anni di duro lavoro e sacrifici.

Chi avrebbe mai detto che un albergo storico del, centro di Perugia ( La Rosetta) potesse chiudere? Ebbene è un dato di fatto, la crisi ed il caro bollette hanno colpito uno dei punti di riferimento turistico della città.
In aggiunta a tali fattori l’associazione Codici ha lanciato l’allarme ed ha mostrato preoccupazione per lo sviluppo dell’ usura di prossimità secondo la quale “chi non riesce a pagare le bollette si rivolge ad un amico, o a qualcuno del quartiere, innescando una spirale che porta dritta nelle mani degli usurai”.
Meno confortanti sono i dati della DDA per il secondo semestre 2021, che rilevano un aumento esponenziale dell’usura in Umbria come altrove.
Il presidente della Fondazione Umbria contro l’usura, Fausto Cardella, ha confermato l’esigenza di fare rete e alle istituzioni tutte di collaborare.