Verso un nuovo modello sanitario: efficienza, sicurezza e sostenibilità
Villa Umbra ospita in questi giorni un importante congresso dedicato alla riforma della sanità umbra, con un focus sul nuovo Piano Sociosanitario Regionale 2025-2030. Al centro del dibattito, il modello della chirurgia a ciclo breve, riconosciuto come leva strategica per trasformare l’offerta sanitaria regionale.
L’evento, che vede la partecipazione di rappresentanti delle quattro aziende sanitarie umbre e di numerosi professionisti provenienti da tutta Italia, si è aperto ieri e si concluderà oggi. Promosso dal Dott. Claudio Nazzaro, Direttore della Chirurgia a Ciclo Breve dell’Azienda Ospedaliera di Terni, il congresso punta a ridefinire l’organizzazione ospedaliera attraverso modelli innovativi come Day Surgery, Week Surgery e Chirurgia Ambulatoriale Maggiore.

L’obiettivo è ambizioso: migliorare l’efficienza del sistema sanitario, abbattere le liste d’attesa e ottimizzare le risorse, senza compromettere la sicurezza e la qualità delle cure. Il modello della chirurgia a ciclo breve, già testato con successo in diversi contesti nazionali e internazionali, è oggi considerato fondamentale per affrontare sfide come l’invecchiamento della popolazione, la carenza di personale sanitario e l’aumento della domanda di prestazioni. Il congresso si propone come un vero e proprio laboratorio tecnico e culturale, dove il confronto tra esperienze locali e buone pratiche esterne diventa occasione concreta per tracciare la rotta di una sanità più moderna, integrata e sostenibile.
Presenze istituzionali e approccio partecipativo
A sottolineare la rilevanza strategica dell’iniziativa, la presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali: la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, il Presidente della Corte dei Conti regionale Antonello Colosimo, la Direttrice Salute e Welfare Daniela Donetti e il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Terni Andrea Casciari.

Le autorità hanno ribadito l’importanza di un approccio partecipativo nella stesura del nuovo Piano Sanitario, con il coinvolgimento attivo di professionisti sanitari, enti accademici e cittadini. L’Università degli Studi di Perugia offrirà supporto scientifico, mentre una serie di incontri pubblici sarà dedicata alla raccolta di proposte e istanze dal territorio. La roadmap prevede la definizione del piano entro la fine del 2025.
Focus sulla reingegnerizzazione dei percorsi chirurgici

Tra i temi centrali del congresso, la revisione dei percorsi chirurgici. Una sessione dedicata analizzerà la gestione pre, intra e post-operatoria, con proposte come:
- Centralizzazione della pre-ospedalizzazione
- Ottimizzazione dell’uso delle sale operatorie
- Riduzione dei tempi di degenza
Queste misure puntano a costruire un sistema sanitario più reattivo, efficiente e sostenibile.
Tavole rotonde e workshop multidisciplinari
Due tavole rotonde, coordinate dalla giornalista sanitaria Chiara Daina, offriranno momenti di confronto tra i protagonisti del sistema sanitario regionale:
- “Governare il cambiamento” (16 maggio): focus sugli orientamenti strategici con i direttori delle aziende sanitarie umbre.
- “Pensare in rete” (17 maggio): riflessione operativa sulla diffusione della chirurgia a ciclo breve nei presidi territoriali.
La seconda giornata prevede inoltre un workshop multidisciplinare con la partecipazione di chirurghi, anestesisti e infermieri delle Aziende ospedaliere di Terni e Perugia e delle ASL 1 e 2. L’obiettivo è uniformare le pratiche cliniche, favorire lo scambio di esperienze e rendere scalabili i modelli più efficaci.
Conclusioni: la chirurgia a ciclo breve come leva di trasformazione del sistema sanitario umbro
Il congresso di Villa Umbra non è solo un momento formativo, ma rappresenta un passaggio operativo fondamentale per definire il futuro della sanità in Umbria. L’integrazione della chirurgia a ciclo breve nel sistema regionale si profila come una soluzione concreta per garantire:
- Accessibilità universale
- Sostenibilità economica
- Qualità assistenziale elevata
In un momento storico caratterizzato da grandi sfide, il modello organizzativo innovativo discusso a Villa Umbra offre una visione chiara e realizzabile di una sanità più vicina ai bisogni reali della popolazione.