Fare la spesa quotidiana sta diventando un’impresa sempre più onerosa per tutte le famiglie italiane. A sentenziarlo è l’Istat che ha registrato nel mese di settembre appena trascorso un incremento dei prezzi al consumo pari al 10% in più rispetto all’anno precedente. A crescere in maniera incontrollata sono soprattutto i beni alimentari, così come quelli per la cura della casa e della persona. Insomma tutto quello che va a riempire il cosiddetto carrello della spesa.
A tale proposito l’Istat commenta che “bisogna risalire ad agosto 1983 (quando fu pari a +11,0%) per trovare una crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, su base annua, superiore a quella registrata a settembre 2022 (+10,9%)”.
“I rincari della spesa alimentare costeranno alle famiglie italiane 650 euro in più per imbandire la tavola durante l’anno a causa dell’esplosivo impatto dei costi energetici sulla filiera agroalimentare”. È quanto stima la Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’inflazione a settembre. Secondo l’analisi Coldiretti in cima alla classifica dei rincari con un +60,5% ci sono gli oli di semi, soprattutto quello di girasole, che risente della guerra in Ucraina che è uno dei principali produttori, mentre al secondo posto c’è il burro in crescita del 38,1% e al terzo la margarina (+26,5%). Seguono il riso con un +26,4%, spinto anche dal crollo della produzione nazionale a causa della siccità, e il latte uht (+24,5%), davanti a farina (+24,2%) e pasta (+21,6%) mentre nelle campagne il prezzo del grano non copre i costi di produzione degli agricoltori. I vegetali freschi – continua la Coldiretti – aumentano del 16,7% e la frutta del 7,9% con effetti negativi sui consumi.
A causa dei rincari più di un italiano su due (51%) taglia la spesa nel carrello secondo i risultati dell’indagine condotta sul sito www.coldiretti.it dalla quale si evidenzia che un altro 18% di cittadini dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti, costretto ad orientarsi verso prodotti low cost per arrivare a fine mese, mentre un 31% di cittadini non ha modificato le abitudini di spesa. Gli italiani – sottolinea la Coldiretti – vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – precisa la Coldiretti – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.
E dunque si può giustamente affermare che in questa difficile fase i colossi della grande distribuzione fanno fronte comune per dare una mano a chi per colpa dei rincari non riesce più ad arrivare a fine mese.
Fare la spesa ai supermercati Emi offre vantaggi significativi. Un sostegno e un beneficio importanti soprattutto in questo periodo di crisi indotta e accresciuta dai forti rincari dei carburanti e di tutti i beni primari di consumo.
Tutto era iniziato come un’iniziativa contro gli sprechi. Vale a dire offrire al cliente carne e pizza cucinati in giornata al 50% del prezzo per chi arrivava un’ora prima della chiusura. E in più c’era anche l’offerta di poter acquistare pane raffermo a pochi centesimi.
Ma adesso il “grande sconto contro i grandi sprechi” si è trasformato in un aiuto essenziale per tante famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese per colpa delle bollette “impazzite”.
E che il consumatore si sia accorto dei vantaggi offerti da Emi lo dimostra il fatto che per l’acquisto di merce scontata vicino alla scadenza si registra addirittura un 39,2% in più di vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un dato evidenziato al Corriere dell’Umbria da Giancarlo Paola, direttore commerciale del gruppo Unicomm, che coglie l’occasione per rimarcare come comunque “si tratti sempre di prodotti di assoluta e garantita qualità”.
Registrata nel frattempo una impennata di vendite di prodotti a marchio Selex: + 22% rispetto all’anno scorso, “perché sono molti di più i clienti sensibili al tema della convenienza” – spiega ancora Paola.
Fra i grandi marchi c’è anche Coop Centro Italia che propone un’offerta di buoni sconto utilizzabili dai soci sui prodotti per loro più importanti e che acquistano più frequentemente.
E dunque, a partire da domani, nei punti vendita Ipercoop per ogni 10 euro di spesa si riceve un buono da 10 euro da utilizzare la settimana seguente su una spesa di almeno 50 euro.
Sempre da domani, in tutti i punti vendita Coop e Incoop, con una spesa di almeno 15 euro si riceve un buono da 5 euro da spendere la settimana seguente su una spesa di almeno 15 euro di prodotti a marchio Coop.
Sono state inoltre raddoppiate le offerte riservate ai soci presenti nel depliant ed è stata aumentata la presenza di prodotti a marchio Coop a punto vendita. “Si tratta di prodotti di qualità che vengono venduti a a prezzi molto convenienti” – spiegano da Coop centro Italia; dalla pasta di semola Coop a 65 centesimi, al riso bianco Coop da due chili a 1 euro e 99, dal minestrone surgelato Coop da un chilo a 1 euro e 35 centesimo, alla passata di pomodoro Coop, sempre da 1 kg, a 85 centesimi.
Anche Superconti ha studiato delle misure contro il carovita: da domani e fino al 2 novembre sono previste diverse attività per i possessori della carta di fedeltà.
Nei supermercati Conad oltre 600 prodotti a prezzi più bassi
Sconti anche al Conad che ha posto in essere nei suoi supermercati due attività davvero interessanti, tanto da consentire alla propria clientela una spesa più conveniente, dando vita all’iniziativa “Bassi e Fissi e Convenienti”, che come spiega il direttore commerciale, Martino Moretti, già dal 2013 è stata messa in atto proprio per offrire centinaia di prodotti a marchio Conad della migliore qualità a prezzi sempre bassi e fissi”.
Un’iniziativa sempre più apprezzata dai consumatori al punto tale che ora sta diventando un vero e proprio piano strutturale a sostegno delle famiglie. “In tutti i punti vendita dell’Umbria – continua Moretti – è possibile trovare un paniere di oltre 600 prodotti a marchio Conad che coprono tutte le principali categorie merceologiche. Le vendite di questi prodotti stanno aumentando in maniera esponenziale. Chi, in un primo momento, si era avvicinato con una certa diffidenza ai prodotti a marchio Conad, si è poi reso conto dell’alta qualità e della indiscutibile convenienza e non li ha più lasciati. L’altra iniziativa, Convenienti Sempre, riguarda, invece un paniere di prodotti di marca industriale sui quali viene applicato un prezzo conveniente in maniera continuativa”.