Fermati con arnesi atti allo scasso e oggetti atti ad offendere
Durante gli ordinari servizi di controllo del territorio a Bastia Umbra, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi, hanno fermato un’auto con a bordo tre persone sospette che, alla vista degli agenti, aveva tentato di eludere il controllo.
Raggiunti dagli operatori, i tre uomini sono stati identificati come cittadini georgiani – rispettivamente classe 2000, 2001 e 1987 – tutti con precedenti di polizia inerenti il regolare soggiorno sul territorio nazionale e sottoposti all’obbligo di firma come misura alternativa al trattenimento presso il Centro di Permanenza e rimpatrio. Dagli accertamenti è emerso che il 21enne era inottemperante alla misura e, per questo motivo, la Questura di Roma aveva inserito una nota di rintraccio nei suoi confronti al fine di procedere alla sua immediata espulsione. Nei suoi confronti è stato quindi emesso un biglietto di invito a presentarsi presso la Questura ai sensi dell’articolo 15 del TULPS.
Avendo notato un certo nervosismo da parte degli occupanti del veicolo, gli agenti hanno deciso di sottoporli a perquisizione che ha dato esito positivo.
Infatti, all’interno dell’auto, gli operatori hanno rinvenuto 4 coltelli, 2 bottiglie di superalcolici, uno zaino contenente vari arnesi atti allo scasso – tra cui un martello, due tronchesi, una torcia e dei guanti da lavoro – e dei prodotti alimentari che, da un successivo controllo non erano presenti sullo scontrino fiscale in loro possesso, evidenza poi confermata anche dal titolare dell’esercizio commerciale.
Sentiti in merito al possesso dei vari oggetti rinvenuti, i tre giovani non sono riusciti a fornire delle motivazioni plausibili.
Dopo essere stati accompagnati presso gli uffici della Questura di Perugia per gli accertamenti di rito, i tre cittadini stranieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per i reati di furto aggravato, ricettazione, possesso di chiavi alterate e oggetti atti ad offendere.
Gli oggetti, verosimilmente utilizzati per la commissione di atti illeciti, sono stati sottoposti a sequestro. I generi alimentari, invece, sono stati restituiti al titolare del supermercato.