Il Gip emette ordinanza di divieto di avvicinamento alla donna
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Perugia, nei confronti di un uomo – classe 1975 – indagato per il reato di stalking nei confronti della ex compagna.
Lo scorso 24 luglio, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo, gli operatori erano intervenuti nell’attività dove la donna lavorava perché il 47enne, in stato di ebbrezza, era andato in escandescenza insultandola e minacciandola, arrivando persino a scagliarle contro delle bottiglie e dei bicchieri.
Il suo comportamento aveva creato il panico tra i clienti del ristorante che, spaventati, erano fuggiti. Solo l’intervento di una pattuglia era riuscito a riportarlo alla calma e ad allontanarlo. Il giorno dopo, la donna, esasperata dalla situazione, aveva chiesto aiuto ai poliziotti per uscire dall’incubo che stava vivendo. Gli accertamenti effettuati dagli agenti, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate nell’ultimo periodo dall’indagato.
Secondo quanto riferito dalla vittima, il 47enne – affetto da una gelosia ossessiva e morbosa – non accettando la fine della loro relazione, era solito molestare gli amici della donna sui social network per avere informazioni sulla sua vita privata. È emerso che l’uomo, anche in presenza di altre persone, si era ripetutamente lasciato andare a minacce, aggressioni verbali e fisiche contro l’ex compagna procurandole uno stato di sofferenza, depressione e paura.
I comportamenti persecutori erano proseguiti anche attraverso l’uso del telefono e dei social network, l’indagato, infatti, in più occasioni, aveva mandato all’ex compagna messaggi di insulti – anche a carattere intimidatorio – che avevano costretto la donna a bloccarlo.
In ragione della gravità degli episodi, terminati gli accertamenti della Polizia di Stato e ricostruita compiutamente la vicenda, la Procura della Repubblica di Perugia ha contestato all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico. Il G.I.P. presso il Tribunale di Perugia ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, nonché ai luoghi di lavoro o quelli abitualmente frequentati dalla persona offesa. Il divieto, peraltro, è stato corredato da quello ulteriore di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la persona offesa dal reato.
Una volta emesso il provvedimento, gli agenti hanno provveduto a rintracciare l’indagato e ad eseguire la misura cautelare.