Costretta a chiedere aiuto perché il marito della sorella voleva abusare di lei. Se non fosse stato per i vicini che l’avevano sentita urlare quella mattina, chissà come sarebbe finita per lei, una quarantenne di origine marocchina che era arrivata in Italia, con un lavoro precario e a volte restava a dormire in casa della sorella.
Lo riporta oggi Il Corriere dell’Umbria che ricorda anche come quella mattina di febbraio l’incubo si era materializzato quando il nipote era uscito di casa per andare a scuola. A quel punto, secondo il suo racconto, il cognato, un uomo di 49 anni, anche lui straniero, sarebbe entrato in camera sua ed era entrato nel suo letto. La donna avrebbe provato a difendersi ma lui le avrebbe dato uno schiaffo e l’avrebbe trascinata per i capelli fin nel suo letto. Dove la donna ha raccontato di essere stata abusata. Le sue urla hanno attirato l’attenzione di una vicina di casa che ha chiamato la Polizia.
Quando i poliziotti sono riusciti ad entrare hanno trovato la donna in lacrime e l’uomo visibilmente alterato.
Adesso è arrivato il rinvio a giudizio per violenza sessuale a carico del cognato assistito dall’avvocato Pasquale Perticaro. Per lui il processo davanti al collegio inizierà il primo dicembre prossimo.
Il cognato ora è stato rinviato a giudizio.