Vincenzo Boccia, imprenditore salernitano è stato indicato come nuovo presidente di Confindustrra dai 198 componenti del Consiglio Generale di Confindustria. Boccia ha ottenuto 100 voti mentre il suo avversario, il bolognese Alberto Vacchi ne ha ottenuti 98.
L’ufficializzazione della presidenza Boccia avverrà il 25 Maggio prossimo nel corso dell’assemblea generale di Confindustria. “Questo voto – ha detto Vacchi battuto da Boccia per un soffio – testimonia che in Confindustria ci sono due posizioni diverse ma ora non deve emergere una spaccatura”. “La priorità adesso – ha detto – è identificare una squadra forte per il prossimo futuro perché ci attendono sfide non banali”. L’ex presidente Luca Corsero di Montezemolo ha detto che “dispiace molto vedere una Confindustria così spaccata; si è persa l'unica occasione di un vero cambiamento”.
Boccia, campano è l'ad di Arti Grafiche Boccia, azienda di famiglia che opera nel settore grafico da oltre 50 anni. La società, nata dall'intuizione del padre, Orazio Boccia, attualmente conta 160 dipendenti ed ha un fatturato di oltre 40 milioni di euro per un terzo realizzato all'estero. La carriera in Confindustria inizia negli anni Novanta, con la partecipazione attiva al gruppo dei giovani imprenditori. Nel 2000, dopo essere stato presidente degli under 40 di Salerno e leader regionale dei giovani della Campania, è stato scelto da Edoardo Garrone come vicepresidente nazionale dei giovani. Nel 2009 ha assunto la carica di presidente nazionale della piccola industria e, di diritto, quella di vicepresidente di Confindustria. Da quell'incarico è entrato nella commissione di riforma presieduta da Carlo Pesenti che ha disegnato il nuovo assetto organizzativo del sistema. L'attenzione per le Pmi si manifesta anche in Borsa Italiana, dove è numero uno dell'advisory board per le piccole imprese.Il suo programma intitolato “Confindustria per l'Italia” chiede di ribadire “la centralità dell'industria come principale antidoto alla stagnazione e alla bassa crescita”. I tre pilastri fondamentali del sistema sono: identità, rappresentanza e servizi. Per Boccia, il ruolo dell'impresa e di Confindustria “diventa focale in questa situazione fragile ma positiva”. Dovrà essere, si legge nella sua piattaforma, “di progetto, proposta e denuncia, inclusiva e non elitaria, capace di fare sintesi tra le esigenze dell'industria e quella del Paese”.