Certe volte chi di multa ferisce di multa perisce. E così un vigile urbano di Assisi ora rischia di pagare 10mila euro per il danno di immagine che avrebbe provocato al Comune, a fronte di 410 euro che si sarebbe intascato in maniera fraudolenta.
Il vigile, per non elevare contravvenzioni al codice della strada, secondo l’accusa da cui ha mosso l’indagine, si faceva consegnare somme di denaro direttamente brevi mano, in misura ridotta rispetto all’importo intero della multa, facendo così credere agli automobilisti colti in errore, di aver assolto agli obblighi di legge.
Le indagini erano scattate quando al Comune è stato segnalato che un vigile si faceva pagare sul posto dagli automobilisti da lui stesso fermati.
L’agente era stato arrestato a maggio del 2017 ed è rimasto agli arresti domiciliari finché non è scaduta la misura cautelare.
L’indagine è stata svolta dai carabinieri guidati dal maggiore Marco Vetrulli, in piena collaborazione con il comando dei vigili urbani.
L’udienza si è tenuta due giorni fa dinanzi ai giudici della Corte dei Conti di Perugia.
Adesso, oltre alla condanna, che il suo legale Luigi Niccacci aveva concordato con il sostituto procuratore Paolo Abbritti, il poliziotto della municipale di Assisi potrebbe dover pagare anche oltre diecimila euro per risarcire il Comune.