Più volte anche su queste colonne abbiamo rimarcato il fatto di come uno degli ostacoli più importanti per l’Industria 4.0 nel nostro Paese sia la mancanza di competenze specifiche dei dipendenti di un’azienda.
In una recente ricerca l’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano ha sottolineato come tra i passaggi fondamentali per le Piccole Medie Imprese italine che si avvicinano alla quarta rivoluzione industriale ci siano soprattutto l’acquisizione delle competenze e la formazione del personale. L’Industria 4.0, infatti, impone, oggi più che mai, nuovi modelli di organizzazione del lavoro. E allo stesso tempo anche nuove figure lavorative. Secondo il Politecnico, non a caso, il 62% delle aziende intervistate ha partecipato nell’ultimo periodo a corsi e seminari di formazione.
A questa esigenza Confartigianato Umbria ha risposto rivolgendosi all’ente di formazione professionale proprio, l’Ecipa, la cui nuova sede, con aule e laboratori moderni, spazi raddoppiati rispetto a prima e dotati delle tecnologie digitali più avanzate, sarà inaugurata a breve nel quartiere Fontivegge, a Perugia.
Nell’intervista rilasciata a Fabio Nucci sul Messaggero il presidente Ecipa Fabrizio Salvanti ribadisce: «C’è difficoltà da parte del mercato del lavoro a trovare personale capace di svolgere le mansioni richieste».
Sottolinea il ruolo fondamentale che può svolgere in questo ambito una buona preparazione: «La formazione è di certo lo strumento che permette di realizzare processi e percorsi di aggiornamento professionale per favorire la crescita competitiva delle imprese e dei lavoratori, anche in raccordo con i fondi interprofessionali e gli enti bilaterali».
E annuncia: «A breve partirà un corso organizzato da Ecipa e finanziato dall’Ebrau, l’ente bilaterale dell’artigianato, proprio sulla digitalizzazione. Anche per questo Cna merita un plauso visto che per prima ha firmato un contratto di questo tipo».