“Sono ancora un centinaio gli insegnanti di sostegno da nominare nelle scuole superiori della provincia di Perugia, ma l’attività dell’Ufficio scolastico regionale sta procedendo bene”. Lo riporta Il Corriere dell’Umbria, che riporta le parole della segretaria della Cgil scuola del capoluogo, Moira Rosi. “Il problema vero è che molti docenti di sostegno si incastrano anche in altre classi di concorso, e quindi se ricevono la nomina per una materia, possono lasciare il sostegno e quindi liberare un posto che va riassegnato”. Se in provincia di Perugia si parla un centinaio di docenti ancora da nominare, nel Ternano il numero scende di circa un terzo. Per i sindacati la situazione è tuttavia sotto controllo. “Se mettiamo da parte un sistema non rodato e gli annunci trionfalistici del ministero – aggiunge Erica Cassetta della Cisl scuola – possiamo dire che la tempistica è in linea con gli altri anni”. Ma a differenza del passato quest’anno c’è da affrontare la diffusione della pandemia. E’ per questo che già dalla prossima settimana dovrebbe essere convocato il primo tavolo regionale per la sicurezza anti-Covid nelle scuole. “Seguendo un’indicazione nazionale – continua la sindacalista – in tutte le regioni verrà attivato questo strumento di confronto chiamato ad affrontare le criticità crescenti in ambito scolastico a causa della diffusione della pandemia. Saranno coinvolti tutti i soggetti del mondo scolastico e istituzionale. E’ pertanto necessario verificare attentamente la presenza di focolai nei vari plessi e mettere in campo tutte le migliori attenzioni. E’ ovvio che questa situazione aggrava e ritarda il programma perché, quando un insegnante è positivo al Covid, deve andare in malattia e non può fare neanche didattica a distanza. Questo implica i tempi di nomina di un supplente e, comunque, quella discontinuità scolastica che non fa bene alle classi”.
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