Ci giunge una segnalazione da un Ufficio delle Entrate dell'Umbria sull'ennesimo abuso a spese della collettività. In questi ultimi anni si assiste ad un fenomeno che testimonia come gli stranieri residenti
e che lavorano nella nostra regione mettono anche decine di familiari e parenti a loro carico in modo da riscuotere sussidi, pensioni e prestazioni sanitarie a spese del contribuente di casa nostra. Manca qualsiasi controllo e la legge italiana, molto generosa, lascia fare. Non è ancora stato quantificato quante risorse vengono buttate al vento in questo modo ma all'ufficio sono indignati per il fatto che si spreme fino all'ultimo euro dalle tasche degli umbri per arricchire chi resta all'estero con pensioni sociali, la possibilità di venirsi a curare gratis ed assegni familiari. Altro che paese ospitale, questa è stupidità pura
ma soprattutto mancanza di controlli da parte di politici e dirigenti che non sanno fare il loro lavoro. Quindi dopo i sussidi a rom che effettuano raid ladreschi nelle case e depredano i beni della collettività e 'rifugiati politici' fasulli ora è la volta dei lavoratori stranieri che hanno imparato a vivere a spese del contribuente umbro. Fino a quando durerà questa bengodi non è dato sapere, intanto per gli umbri, anche a causa di questo fenomeno, aumentano le tasse locali, i ticket sanitari e si allungano a dismisura le liste d'attesa.