Nei giorni scorsi la Squadra Volante è intervenuta a seguito
di una segnalazione di un cittadino che aveva notato all’interno di una macchina in sosta, presso una stazione di servizio a Santa Maria degli Angeli, un uomo in evidente stato di alterazione.
Gli agenti giunti sul posto hanno individuato l’auto proprio nel momento in cui stava per riprendere la sua corsa. Uno dei due operatori a quel punto è sceso dalla macchina per procedere al controllo. Evidentemente, temendone l’esito, l’autista pur avendo il poliziotto davanti al cofano anteriore dell’auto, con una manovra repentina ha innestato la marcia e ha provato a darsi alla fuga rischiando di investire l’agente che, solo grazie ai suoi riflessi, con un balzo è riuscito a sventare il peggio.
È iniziata quindi un inseguimento che è proseguito verso la SS75.
La corsa è terminata dopo poco solo grazie all’agente rimasto all’interno della macchina di servizio che è riuscito a raggiungere l’auto bloccandone la corsa. L’uomo si è così trovato di fronte l’ auto della Volante, volutamente entrata in collisione con il mezzo n fuga.
L’autista è stato bloccato e identificato. Si tratta di un 46enne folignate ma residente da tempo a Santa Maria degli Angeli con diversi precedenti per guida in stato di ebbrezza per i quali è stato sottoposto anche agli arresti domiciliari.
Anche in quell’occasione l’uomo presentava tutti i sintomi di un’alterazione dovuta all’assunzione di alcool: alito fortemente vinoso, linguaggio sconnesso ed evidenti difficoltà di coordinamento.
A quel punto, privato delle chiavi di accensione della macchina, è stato portato in Commissariato affinché con l’ausilio della Polizia Stradale venisse sottoposto agli accertamenti per verificare il tasso alcolemico. L’uomo al quale è stata ritirata immediatamente la patente ha rifiutato categoricamente di sottoporsi al controllo.
Il 46enne è stato tratto in arresto perché resosi responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’influenza di alcool e danneggiamento ai beni dello Stato.
Il Pubblico Ministero ne ha disposto la permanenza ai domiciliari in attesa del rito direttissimo, a conclusione del quale l’arresto è stato convalidato e l’uomo rimesso in libertà.