E' stata portata avanti dalle prime ore di oggi una operazione – denominata “Open Doors” condotta dalla Polizia del settore anticrimine di Foligno e dai Carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Perugia che ha già portato alla esecuzione di trentuno misure restrittive tra custodie cautelari in carcere, arresti domiciliari e obblighi di dimora.
I motivi di questa operazione sono basati su una ipotesi di truffa all'Inps per oltre 1 milione di euro a seguito dei rapporti di lavoro inesistenti instaurati a favore di un elevato numero di cittadini extracomunitari, i cui benefici conseguiti venivano “ripagati” con il versamento di somme comprese tra 800 e 1500 euro, di cui circa 150/200 erano destinati ai finti datori di lavoro. L’esecuzione delle ordinanze ha visto impegnati un centinaio di uomini e quaranta automezzi; l’operazione non interessa solo l’Umbria ma perquisizioni e sequestri sono stati operati anche fuori regione.
In particolare, a carico di cinque persone facenti parte di una agenzia di affari, è stata contestata l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dell’INPS, alla contraffazione di documentazione di lavoro ed al favoreggiamento dell’emigrazione clandestina (ottenimento del permesso di soggiorno, ricongiungimenti familiari, riconoscimento della cittadinanza italiana e concessione di benefici previdenziali, assistenziali e di disoccupazione), mentre per tutti gli altri quella di concorso nei reati citati. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, dal Procuratore capo dr Alessandro G. Carnevale, e dal Sostituto Procuratore dr Gennaro Iannarone, mentre i provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi d al FGIP del Tribunale di Spolvero dr Augusto Fornaci.
E’ annunciata una conferenza stampa in mattinata.