Continua l’azione da parte delle istituzioni regionali e locali, parti sociali e Governo, per salvare i lavoratori della Treofan di Terni dai licenziamenti.
La sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, come riportato dal Corriere dell’Umbria di oggi – mercoledì 30 dicembre – sostiene che: “Lavoriamo ad alternative concrete da presentare al tavolo e per cercare di dissuaderli (la multinazionale indiana Jindal, ndr), dalla chiusura in modo da evitare i licenziamenti. Il Mise lavora da settimane per costruire delle soluzioni alternative per il futuro dei lavoratori e del territorio. Cercheremo di continuare le interlocuzioni con l’azienda e lavoriamo continuamente consapevoli che il tempo è poco e che se l’azienda non cambia idea dobbiamo avere delle alternative solide e concrete. Ci aggiorneremo nei prossimi 10 giorni”.
Oggi, mercoledì 30 dicembre, arriverà presso il polo chimico della Polymer il liquidatore, avvocato Ettore Del Borrello, per confrontarsi con i lavoratori dell’azienda, riuniti in un nuovo presidio.
LA POSIZIONE DEI SINDACATI
Tutela del sito di Terni e delle maestranze. Queste le priorità ribadite ieri dall’UGL Chimici durante l’incontro tra le organizzazioni sindacali, il Mise, le istituzioni locali e Confindustria Umbria. I sindacati hanno richiesto, ancora una volta, la massima collaborazione tra le parti affinché si faccia pressing sulla multinazionale indiana Jindal per rivedere la decisione di mettere in liquidazione il sito.
“Occorre scongiurare – ha sottolineato il Vice Segretario Eliseo Fiorin – che si arrivi al 6 Febbraio prossimo, senza una soluzione per i lavoratori del sito ternano”. Ribadite le incongruenze nell’osservanza dei regolamenti per l’erogazione dei finanziamenti statali, e richiesto al Mise un tavolo urgente con il liquidatore per analizzare la situazione: “Sul tavolo ci sono diverse ipotesi – ha spiegato Fiorin – che vanno dalla possibilità di un intervento da parte di un nuovo imprenditore, alla riconversione del sito ternano, senza chiudere ad altri progetti di continuità produttiva dello stabilimento”.
La posizione dei sindacati nei confronti di Jindal resta molto critica: “Il fronte comune che si è formato – sottolinea il rappresentante della Segretaria Nazionale Enzo Valente – deve ulteriormente rafforzarsi con il coinvolgimento anche della Regione Puglia, dove il management indiano ha dirottato sullo stabilimento di Brindisi le commesse di Treofan. Siamo pronti ad inasprire ulteriormente le battaglia a difesa dei lavoratori di Terni”.