Tredici famiglie danno battaglia per fermare i camion della Cava di Cerreto. Lo riporta oggi La Nazione, riferendo che i cittadini residenti nei pressi della Cava di Cerreto hanno presentato le osservazioni al progetto di riapertura del sito estrattivo che si trova nel territorio di Panicale. Temono infatti le conseguenze derivanti dalla viabilità proposta per il passaggio dei tir in entrata e in uscita dai cantieri che consentirebbe il passaggio dei camion lungo una vecchia strada vicinale.
Secondo i cittadini l’intensità di traffico prevista dal progetto per tutto il periodo estrattivo di 120 mesi sarebbe pari a 32 camion al giorno cui si aggiungerebbero altri 10 passaggi quotidiani da parte di mezzi di supporto, ossia una media di 5,25 mezzi-ora.
Lungo il percorso delle strade vicinali tutto questo si svolgerebbe a distanza pari a circa una decina di metri da vari fabbricati residenziali abitati e da un allevamento, nonché in prossimità del sito di interesse comunitario “Boschi e Brughiere di Panicarola”.
“Decisamente un traffico tipico da area adibita a scalo merci di bacini industriali del nord Europa – commentano i residenti – non da area interessata da numerosi vincoli tra cui quelli archeologico, paesaggistico e ambientale”.