Le nostre vite sono legate al nostro destino, sembra assurdo ma forse è vero.
Samuel Cuffaro, 19 anni, secondo le ultime notizie apprese dalle indagini tutt’ora in corso, si trovava per caso nel locale della palazzina andata a fuoco.
Il giovane studente e lavoratore diplomato all’Ipsia,stava prestando servizio con un contratto a chiamata in una delle due ditte impegnate nella produzione e commercializzazione della cannabis light a scopo terapeutico, al piano sottostante e sarebbe stato chiamato casualmente nei locali superiori per sistemare alcune scaffalature metalliche qualche minuto prima dell’incidente.
La stessa cosa possiamo sostenerla anche per Elisabetta D’Innocenti, 52 anni, trovata morta tra tra le macerie. Daniela nella vita era una cameriera che a causa delle restrizioni anti-Covid aveva trovato il lavoro occasionalmente anche lei in una delle due ditte.
Lodevole è stato l’intervento immediato e disperato dei Vigili del Fuoco che hanno rischiato la vita per salvare le persone sotto le macerie :due pompieri si sono feriti durante il soccorso.
Questi ultimi giorni i morti nei luoghi di lavoro sono stati troppi.
Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil stanno predisponendo iniziative e mobilitazioni con appelli al governo Draghi su tutta l’area nazionale.
In Umbria i sindacati di tutte le sigle regionali si sono dati appuntamento, domani 10 Maggio alle ore 10 in un presidio sotto la prefettura a Perugia con richiesta d’incontro al prefetto del capoluogo umbro Armando Gradone.
Cgil, Cisl e Uil in una nota hanno dichiarato “Inaccettabile quello che continua ad accadere in Umbria, come nel resto del Paese.” Non ci vogliamo rassegnare a questo stillicidio di vittime inermi – è stato detto -, è necessario adeguare la nostra società alla sicurezza, costruendo prima di tutto una cultura del lavoro in sicurezza. Perché deve essere inaccettabile l’improvvisare, l’arrangiarsi, il rischiare nel lavoro. O si fa questo salto, oppure è inutile e da ipocriti piangere queste giovani vite spezzate”.
Nel rogo di Gubbio è stato ferito gravemente un altro giovane studente e lavoratore che frequenta il quarto anno dell’indirizzo manutenzione e assistenza al polo “Cassata-Gattapone”, non è ancora 18enne, li compirà tra un mese, è ricoverato in prognosi riservata al centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, in codice rosso e intubato con ustioni in tutto il corpo e un trauma midollare.
Gli altri due feriti sono ricoverati all’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino con prognosi di 30 giorni: uno di questi con vaste ustioni su tutto il corpo, è stato operato d’urgenza nella ttada serata di ieri sera, sabato8 maggio, dall’equipe della chirurgia ricostruttiva, mentre l’altro, meno grave è ricoverato nel reparto di terapia intensiva in osservazione.