I momenti agitati di Mercoledì sera per l’assegnazione delle casette per cui non é valsa la filosofia del sorteggio ( come proposto -a nostro avviso inadeguatamente – dal sindaco Alemanno a Norcia ) ma la reale esigenza dello stato di bisogno, sembrano risolti ed ha vinto il senso di responsabilità e di umanità nei confronti di Cecilia, la vecchietta di 84 anni, che avrà la sua casetta grazie al buon gesto di un paesano che l’ha ceduta malgrado il bisogno,mostrandosi alla collettività tutta per aver compiuto un atto ammirevole e di grande sensibilità.
Dopo le diverse agitazioni (comprensibili anche per lo stato di stress in cui vivono i terremotati da diversi mesi) è stato deciso che la precedenza all’assegnazione delle casette di legno (si terrà ufficialmente questa domenica ) verrà data alle persone che sono fuori casa dal terremoto del 24 Agosto e successivamente alle coppie che hanno superato i 65 anni e con famiglia con figli
Il problema delle casette inizia ad essere serio, a causa di qualche ritardo creatosi dalla confusione per la effettiva verifica dei senza tetto, soprattutto per quanto riguarda la cittadina di Norcia, dove il comune ha scelto di adottare il sorteggio anziché dare la precedenza a coloro che ne avevano l’esigenza ed il diritto.
A San Pellegrino l’amministrazione comunale ha scelto di fare diversamente, forse perché i numeri sono più contenuti.
A Norcia in un primo momento si parlava di un centinaio di casette da assegnare, adesso sembra che queste siano divenute 300 e poi ancora 600 . Ma ad oggi non è stato reso il numero esatto e Norcia non è Roma – nel senso – che per l’estensione del territorio non è poi così difficile effettuare un esatto sopralluogo degli edifici effettivamente distrutti.
È questo il vero problema che genera l’unica vera difficoltà per effettuare una gara che preveda la realizzazione di un numero corretto di casette .
Tuttavia a Norcia stanno per arrivare altre casette, lo si legge nel numero in edicola di Umbria settegiorni dove l’architetto Battoni,responsabile della Regione Umbria, spiega quanto già fatto in tal senso dalla Regione e dalla Protezione civile.