Su sollecitazione di alcuni cittadini, la deputata Agostinelli ha presentato un’interrogazione sottoscritta anche dai colleghi del Movimento Cinque Stelle Terzoni, Cecconi, Gallinella e Ciprini al Ministro dell’economia e della finanza e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per avere chiarimenti
su una vicenda che non solo ha toccato e sconvolto la vita di molti cittadini umbri e marchigiani ma che ha comportato, anche, una spesa notevole per le casse dello Stato. “Vogliamo riportare alla memoria un evento accaduto, ormai, quasi un ventennio fa, ma con aspetti ancora non del tutto chiari – afferma la prima firmataria. Solo il contributo pubblico, secondo quanto risulta dal sito ufficiale della Regione Marche ammonterebbe a 2.422,89 milioni di euro. Tuttavia, ad oggi, ci sarebbero ancora cittadini che non hanno potuto far rientro nelle proprie abitazioni. A riguardo ci risulta che le ispezioni ministeriali disposte siano state solo due: una del Mef e una del Mit e siano state richieste dall’on. Scajola nel febbraio 2002,
quando questi rivestiva la carica di Ministro dell’interno. Gli esiti di queste due ispezioni, in cui i due funzionari incaricati avrebbero dovuto operare (come si legge nel documento di nomina) in stretta collaborazione, ci sono sconosciuti e vorremmo, dunque, conoscerli.Inoltre, vorremo anche sapere quante siano state, nel complesso, le ispezioni disposte nei comuni del marchigiano ovvero nell'ipotesi in cui tali iniziative non siano state intraprese, vorremmo conoscerne le cause anche alla luce del cospicuo contributo stanziato. Sospettiamo, purtroppo, che la mancanza di una qualche forma di controllo e supervisione nei lavori di ricostruzione da parte dei ministeri competenti
potrebbe comportare un danno ancora più grave di quello causato dal terremoto stesso, in prima battuta, alle casse dello Stato. Potrebbe accadere, per esempio, che si accerti l'approvazione di progetti non conformi alla normativa urbanistico edilizia o che non rispettino quella antisismica oppure che pur in presenza di validi progetti, risulti che non tutti i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte.”