E’ stato fermato nel primo pomeriggio, con 2 etti di hashish nascosto nello zainetto il 22enne nord-africano, D. L., le sue iniziali, arrestato ieri dalla Polizia di Stato. L’operazione è stata effettuata nell’ambito dei servizi di monitoraggio della zona della stazione ferroviaria,
mirati a contrastare il fenomeno del pendolarsimo criminale, sia per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, che il traffico di stupefacenti.Il ragazzo, che è stato controllato insieme ad altri due connazionali, come numerose altre persone di passaggio alla stazione, si è da subito mostrato nervoso, e non avendo con sé alcun documento, se non la ricevuta di una richiesta di permesso di soggiorno della Questura di Roma, è stato accompagnato in questura per accertamenti. Dai controlli al terminale, è emerso che aveva un ricorso in atto perché gli era stata rifiutata la richiesta di asilo politico, oltre a diversi precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, compreso un arresto a marzo per lo stesso motivo, effettuato dal Commissariato Casilino di Roma. Nello zainetto, gli agenti della Squadra Antidroga
hanno trovato due panetti di hashish del peso complessivo di oltre 2 etti. Il ragazzo che ha dichiarato di essere senza fissa dimora e a Terni di passaggio, è stato giudicato in mattinata per direttissima e il Giudice del Tribunale di Terni Federico Bona Galvagno, ha convalidato l’arresto e fissato il processo per il 18 aprile 2016.Ha portato alla denuncia di due persone invece, l’altra operazione di ieri pomeriggio della Squadra Mobile, coordinata anche in questo caso dal Dirigente, il dr. Alfredo Luzi, che ha visto impegnati gli agenti della 2° Sezione nella chiusura di una casa di appuntamenti in prossimità del centro cittadino.Le indagini sono partite dagli accertamenti sulle inserzioni sui siti online, per arrivare all’abitazione, sequestrata ieri dopo il blitz, che era stata presa in affitto da un cittadino cinese di 25 anni,
residente a Reggio Emilia, con un rintraccio Schengen perché irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da precedenti per prostituzione, nonché arrestato sempre in Emilia Romagna, per rapina e violenza.Dalle testimonianze raccolte dai frequentatori dell’abitazione, è emerso che dopo un primo contatto telefonico, i clienti venivano accolti in casa da una donna, una cittadina cinese di 45 anni, già espulsa dall’Italia, che si faceva subito dare 50 euro che poi passava ad una sua connazionale.Nell’abitazione, oltre a profilattici e ad oli per massaggi, gli agenti hanno trovato ad ogni angolo delle stanze delle mele, messe a terra; secondo la tradizione cinese, le mele tengono lontani gli spiriti maligni e vanno cambiate ogni tre giorni, una precauzione che non è servita a tenere distanti le Forze di Polizia. La donna, clandestina, è stata denunciata per non aver ottemperato al precedente ordine di allontanamento e messa a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per l’espulsione.