Nel servizio di Simona Maggi sul Corriere dell’Umbria viene evidenziata la carenza di organico in cui è costretta ad operare la Polizia Municipale di Terni.
Sono 100 gli agenti in forza in città, di cui 10 hanno prescrizioni mediche, per questo non possono svolgere determinati servizi come ad esempio quelli su strada. Per la legge regionale dovrebbero essere 157. Di fatto 57 in meno. Anche l’età media degli agenti è di 55 anni. “Siamo molto preoccupati spiega Giovanni De Angelis, responsabile regionale Ospol-Csa del dipartimento di Polizia Locale perchè tra i controlli per i provvedimenti limitativi del traffico (nei giorni di domenica, lunedì e martedì), i controlli sulla sicurezza del territorio e antialcol (venerdì e sabato), le festività natalizie potremmo non riuscire a garantire, visto la carenza dell’organico, adeguatamente tutti questi servizi. Alcune volte per espletare al massimo i nostri servizi saltiamo addirittura i turni di riposo. Il venerdì e il sabato i nostri turni sono fino alle 3 del mattino. Con la legge Minniti sulla sicurezza integrata e quello in attesa di approvazione del
nuovo governo proposto da Salvini ci vengono richieste maggiori responsabilità ed impegno. Chiediamo almeno che il nostro contratto sia equiparato a quello di Polizia di Stato e carabinieri. Bisognerebbe iniziare anche la trattativa sul salario accessorio, come prevede il nuovo contratto firmato a maggio, in modo che gli agenti possano aver riconosciuto quel minimo di benefici salariali come ad esempio l’indennità per il servizio esterno”. La Polizia Locale è stanca delle continue discriminazioni con altre forze dell’ordine e chiede maggiori risorse per il corpo, equipaggiamenti adeguati, indennità legate ai nuovi compiti. Anche se l’equo indennizzo è stato in parte ripristinato la questione più importano no, cioè la pensione privilegiata. “Di fatto – conclude De Angelis – un agente di Polizia Locale che lavora fino all’età di 67 anni non vedo come possa intervenire in una rissa o in una situazione criminosa tipo rapina o violenza fisica perché a quell’età non credo abbia molte chance per garantire la sicurezza dei cittadini. Inoltre il Governo che si mostra sensibile verso le forze di polizia e si parla di un nuovo riordino delle carriere non mi sembra giusto che il 90 per cento della polizia locale siano costretti ad andare in pensione allo stesso stato di come sono stati assunti”.
L’assessore comunale alla Polizia Locale, Stefano Fatale, conosce le problematiche del corpo e l’amministrazione comunale è molto sensibile alle carenze in questione. Guarda comunque al futuro in maniera positiva in quanto il Ministero ha approvato il piano pianta organica e quindi “nel 2019 speriamo – dice – di riequilibrare in parte l’organico sottodimensionato della Polizia Locale. Ci stiamo impegnando per cercare tutti insieme di sistemare alcune delle criticità esistenti”.