A breve, dopo la Chiesa di Sant’Antonio, sarà riconsegnata alla città di Todi ed aperta alle visite del pubblico la “Chiesa della Trinità”, posta a ridosso del secondo cerchio delle mura, lungo Corso Cavour, proprio sotto l’arco di Sant’Antonio.
La Chiesa, terminata nel 1536, tra il 1716 e il 1719 fu totalmente restaurata nelle forma tuttora visibile con la chiesa a pianta ottagonale culminante in una volta a cupola.
La volta è stata dipinta da Carlo Lamparelli agli inizi del XVIII secolo e vi sono rappresentati la Trinità, la Madonna, san Fortunato e San Vincenzo Ferreri in gloria tra Angeli.
Nel 1883, l’intero complesso è stato adibito a sede della caserma dei Carabinieri, al cui trasferimento è seguito un periodo di abbandono.
Lunedì 15 febbraio, finalmente, sono giunti al termine i lavori di restauro della Chiesa e dei gessi, ad opera del Quattrini, al suo interno.
Il lavoro di restauro è durato tre anni e ha visto coinvolti il Direttore dei Lavori Architetto Alessandro Comodini ed il Maestro restauratore Mauro Masci per i gessi, sotto il coordinamento dell’Architetto Silvia Minciaroni del Comune di Todi.
L’importo investito, pari a circa 120.000 euro complessivi, ha permesso di dare un volto completamente nuovo a tutta la struttura, impianti elettrici e portone esterno compreso.
“Poter nuovamente fruire di un bene così prezioso, che per troppi anni era stato addirittura abbandonato ad uso magazzino – scrive il Comune di Todi in una nota -, rappresenta una grandissima soddisfazione ed un enorme orgoglio per tutta l’Amministrazione, a cominciare dal Sindaco e dall’Assessore Moreno Primieri, titolare della delega dei lavori pubblici. Non appena, in primavera, le condizioni della pandemia lo permetteranno, sarà inaugurato il restauro e la chiesa aperta al pubblico”.