Ha attirato in casa sua la dipendente dell’agenzia immobiliare, di ventuno anni più giovane. Con la scusa di una stima dell’immobile, l’ha chiusa dentro e ha tentato di violentarla sul letto.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria, lei è riuscita a scappare e ad allertare il 112, l’uomo l’ha rincorsa in strada. I carabinieri sono riusciti ad arrestarlo prima che portasse a compimento lo stupro. E’ questa la storia che la vittima, una 33enne di Bastia Umbra, ha raccontato ieri davanti al giudice, rispondendo alle domande del pm. La toga è rimasta talmente persuasa della circostanziata testimonianza, che, seduta stante, ha annullato l’audizione degli altri tre testi della difesa fissando direttamente la data (10 marzo) della discussione e della sentenza. L’uomo, un 55enne con precedenti specifici, è accusato di violenza sessuale e lesioni. I fatti si sono svolti al confine tra Perugia e Bastia Umbra nel 2010. Alla nona udienza è arrivata la svolta. La parte lesa, difesa da Mario Tedesco, è entrata nel dettaglio della violenza subita, fino a quando si è chiusa nella sua auto coi vestiti strappati in attesa dell’arrivo dei militari. E l’uomo anche lì fuori ha provato a violentarla, secondo le carte dell’accusa. A salvarla una pattuglia della compagnia di Assisi. L’uomo, rappresentato dall’avvocato Fulvio Carlo Maiorca, è stato portato direttamente a Capanne. Il 54enne prima l’ha costretta “con violenza a non poter uscire dalla sua casa” chiudendo la porta a chiave, e successivamente le ha impedito, sempre con atti violenti, “di entrare nella sua vettura”, sempre con l’intento della violenza. In casa “dopo averla afferrata per i polsi ed essersi sbottonato i pantaloni, ha costretto la donna a subire un atto sessuale consistito nel premerle le mani contro i seni, tentando di sottoporla a congiunzione carnale”. La donna, per le contusioni riportate agli arti superiori e al ginocchio destro, ha ricevuto dai sanitari una prognosi di 20 giorni. E’ l’ennesimo caso di violenze sulle donne.