No allo studentato a San Bevignate. A mettere la parola fine a questa annosa vicenda è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato, che sancisce una volta per tutte che non si può costruire nessun nuovo immobile davanti alla chiesa che si trova accanto al cimitero monumentale di Perugia.
Dunque è stato così respinto il ricorso presentato dall’Adisu (l’Agenzia regionale per il diritto allo studio) che aveva gestito l’appalto.
I giudici hanno dato ragione alla Soprintendenza, definendo legittimo il “no” all’autorizzazione paesaggistica per quell’edificio, nonostante qualche anno prima lo stesso ente avesse concesso il via libera.
Il nuovo studentato doveva sorgere proprio di fronte alla storica basilica, ma la Soprintendenza ha dichiarato alla fine che non concederà più l’autorizzazione.
La questione non si esaurisce qui. Restano in ballo parecchi interessi, con un contratto e un appalto assegnato che aveva già comportato l’avvio di alcuni lavori. Si parla di una ingente cifra di 14 milioni di euro. Saranno ora i giudici del tribunale a dover stabilire chi dovrà occuparsi dei risarcimenti.
È dunque evident che sSe il contratto con l’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Adisu) sarà risolto, l’associazione temporanea di imprese che aveva vinto l’appalto per realizzare lo studentato a San Bevignate è pronta a chiedere i danni. Lo conferma l’avvocato Mario Busiri Vici dopo la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 12 febbraio. Intanto resta in piedi una causa civile: l’Ati rivendica circa 100 mila euro di opere già realizzate.