Con delibera del commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 è stata rinnovato ieri il protocollo d’Intesa biennale con le Associazioni AGLAIA, AMO, AUCC Umbria, Comitato di Spoleto, Confraternita della Misericordia – Caritas Diocesi Spoleto Norcia, GILLO, Stella d’Italia, Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato sezione di Spoleto ed il Cigno Onlus finalizzato a garantire la prosecuzione delle attività dello sportello informativo oncologico presso il Presidio Ospedaliero “San Matteo degli Infermi” di Spoleto.
La volontà comune è di mettere a disposizione dei malati oncologici del territorio ed alle loro famiglie un servizio informativo che risponda in maniera adeguata ai loro bisogni, favorendo la fruibilità delle prestazioni sanitarie e sociali offerte dalla struttura sanitaria pubblica in campo oncologico e fornire quindi un supporto conoscitivo per le modalità di accesso ai servizi e ai percorsi sanitari.
I servizi offerti a titolo gratuito – è riportato nel protocollo d’intesa – sono relativi ad accoglienza ed orientamento sulle strutture e sui servizi ospedalieri e territoriali; informazioni su assistenza sociale, diritti alla salute, al lavoro, all’inclusione sociale, sui congedi parentali e sulle problematiche previdenziali (assegni di invalidità) ed assicurative; informazione sulle iniziative e sui progetti che le associazioni svolgono nel territorio, quali solidarietà di tipo economico alla persona malata, consulenza psicologica, assistenza ed accompagnamento nel trasporto presso strutture sanitarie per visite e/o terapia, servizi infermieristici a domicilio, sostegno spirituale.
Si tratta di un accordo di grande importanza e valenza sociale che consente alla struttura sanitaria pubblica, attraverso lo sviluppo di azioni integrate e l’attivazione di sinergie con organismi no-profit, di fornire risposte ai bisogni informativi del malato oncologico in ordine alla modalità e alle procedure di accesso ai servizi sanitari.
Si ritiene infatti che lo sportello oncologico sia un adeguato strumento per favorire la “presa in carico” della persona al momento del suo ingresso nell’organizzazione sanitaria e offra un valido contributo alla realizzazione dei principi ispiratori dell’azienda sanitaria in merito all’umanizzazione, personalizzazione dell’assistenza e diritto all’informazione da parte del cittadino.