Nella giornata di lunedì 9 maggio u.s. i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Spoleto, coadiuvati e coordinati dal Comando Provinciale di Perugia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato tre uomini e una donna trovati in possesso di 25 kg di hashish trasportati a bordo di un’autovettura.
La rapidissima indagine, condotta con metodi tradizionali, prende l’avvio dal monitoraggio di uno dei fermati, originario di Spoleto che già nel 2012 era stato tratto in arresto dal medesimo Reparto su ordinanza di custodia cautelare in carcere, per l’approvvigionamento dalla Spagna, di consistenti quantitativi di hashish in ovuli. All’epoca i militari, a riscontro dell’attività investigativa convenzionalmente denominata Clean Sweep, avevano sequestrato 6,4 Kilogrammi di stupefacente portati a Spoleto da un corriere ed intercettati all’ingresso della città.
L’intuizione investigativa dei carabinieri ha condotto lunedì ad un nuovo ingente sequestro a carico del sospettato. I militari hanno assistito ad un incontro tra il soggetto monitorato, il suo accompagnatore perugino e un uomo spagnolo di origine marocchina. Oltre al luogo dell’appuntamento avvenuto presso un hotel di Perugia ove lo straniero aveva preso una stanza, ad insospettire gli investigatori è stata la presenza di una Renault Megane nera con targa spagnola e condotta da una donna, nei pressi della quale i tre uomini si erano fugacemente incontrati. Quando gli uomini si apprestavano a salire a bordo del mezzo suddetto, è scattato il blitz. Immediatamente i militari rinvenivano in possesso del marocchino un grande quantitativo di denaro mentre lo spoletino monitorato deteneva ulteriore contante nonché una modica quantità di hashish e cocaina. Si procedeva pertanto ad una approfondita perquisizione dell’autovettura di proprietà della donna spagnola, che immediatamente aveva manifestato un forte stato di agitazione. Da un primo controllo effettuato sul luogo gli operanti verificavano che l’interno della carrozzeria era stato verosimilmente manomesso considerata la presenza di una porticina di metallo incollata sul telaio e fatta di diverso materiale rispetto allo stesso. Pertanto il mezzo veniva condotto in un’officina meccanica, ove, una volta liberato l’accesso, venivano rinvenute 89 confezioni di hashish poste sotto vuoto per un peso complessivo di 25,200 Kg di hashish.
Gli investigatori sono stati subito particolarmente colpiti dalle accortezze utilizzate per il trasporto e confezionamento della sostanza: gli involucri sigillati e posti sotto vuoto contenevano infatti del caffè per eludere eventuali controlli mediante unità cinofile; il frazionamento in ovuli e stecche della sostanza attestava inoltre che la stessa era verosimilmente pronta per essere spacciata nel mercato locale.
I quattro correi venivano pertanto tratti in arresto per detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di stupefacente. La droga, il mezzo utilizzato, ma soprattutto il contante rinvenuto nella disponibilità dei correi per un totale di circa 65.000,00 Euro venivano posti sotto sequestro. Gli investigatori ritengono che il denaro rinvenuto fosse una parte del valore complessivo della partita considerato che il valore complessivo della droga è molto superiore e si aggira verosimilmente intorno ai 150.000 Euro, mentre sul mercato locale avrebbe consentito un ulteriore ricavo di circa il doppio. Si stima, infatti, che la sostanza riversata sul mercato locale avrebbe potuto fruttare circa 300.000 Euro.
Sono stati pertanto accompagnati al carcere di Capanne il trentaduenne spoletino, noto al Reparto operante per reati della stessa indole, un ventitreenne di Perugia, anch’esso noto alle Forze dell’Ordine per episodi pregressi detenzione e spaccio di stupefacenti, un soggetto di quarantasette anni di origine Marocchina e residente a Granada e una donna di ventotto anni anch’essa residente nella città spagnola.