Quello che a Spoleto è stato indicato come l’ecomostro della Posterna dovrà essere abbattuto.
La Corte di Cassazione infatti ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai legali dei sei imputati già condannati in appello a Firenze per abuso edilizio. Come si sa gli imputati erano: Rodolfo Valentini, Francesco De Megni, Alberto Zanmatti, Giuliano Macchia, Giuliano Maria Mastroforti e Paolo Gentili, proprietari o costruttori, progettisti o responsabili del procedimento come dipendenti comunali. I sei erano già stati condannati a Firenze al pagamento di un’ammenda di 20mila euro e ad alcuni mesi di arresto. La Cassazione ha confermato in toto la condanna della Corte d’Appello di Firenze. I sei sono stati condannati in primo grado dal tribunale di Spoleto, anche per il reato di deturpamento delle bellezze naturale, poi assolti da tutte le contestazioni dalla Corte d’Appello di Perugia.
Sentenza contro la quale era stato proposto un primo ricorso in Cassazione che aveva accolto la tesi della procura e rinviato il processo alla Corte d’Appello di Firenze per il processo bis. E’ in questa sede che era intervenuta la condanna dei sei imputati, confermata ora dalla Corte di Cassazione, quattro mesi per abuso edilizio in relazione a un conteggio sbagliato delle volumetrie in base all’indice di edificabilità, ammenda di 22 mila euro e demolizione volumi. Il legale di Rodolfo Valentini, l’avvocato Manlio Morcella sta valutando la possibilità di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo.