Giornata dal significato importante quella di ieri tenutasi al Teatro nuovo di Spoleto dove, tra una confusione e l'altra e tanta disorganizzazione, si è svolta l'assemblea della Scs.
Dopo una lunga relazione del presidente uscente Marcucci, durata oltre un'ora, tra una interruzione e l'altra di un pubblico stanco di ascoltarlo e di sentire scusanti per una gestione fallimentare oltre alla determinazione di un Cda volto a continuare la lettura dei disastrosi bilanci con un solo scopo “far perdere tempo ai soci per allungare il,più possibile l'assemblea”.
All'assemblea di ieri dietro ai commenti e alle letture di Marcucci seguivano da parte dei presenti soltanto pensieri unici che affermavano “avevamo una banca storica che raccoglieva danaro e lo reinvestiva nella regione, avevamo una banca che era cresciuta in maniera tale da far paura a molti, con oltre 100 sportelli in tutte le parti d'Italia, avevamo una banca che assumeva giovani nel territorio, avevamo una banca solida che conosceva uno per uno gli imprenditori e le famiglie umbre. Una banca, un gioiello storico che ci è stato portata via contro ogni logica, anche di legge”.
Impeccabile e prezioso l'intervento del socio Stefano di Fonso che attraverso una minuziosa relazione ha esposto numeri e dati storici della gestione contrastanti alla lettura dei bilanci di Marcucci .
Alla fine si è giunti al momento della giornata tanto attesa – tra una protesta e l'altra – da parte di tanta gente venuta da molte parti d'Italia con la convinzione di sfiduciare il Cda e riprendersi la Scs e per iniziare un nuovo processo. Al voto di sfiducia verso il Cda hanno partecipato – quasi all'unanimità – il 96% dei presenti .
La stessa cosa è valsa anche per la bocciatura dei bilanci 2014 (-7,3 milioni) e 2015 (-1,8 milioni) , bocciati dai presenti che ha chiesto la costituzione di un nuovo Cda per cui i soci hanno successivamente votato. Il nuovo Cda è ora composto da Rosanna Mazzoni, Fabio di Russo e Stefano di Fonzo. Inizia dunque, dopo tante lotte legali (che non sono finite) sofferenze e delusioni, un nuovo percorso per la Scs, e crediamo che questa volta possa trattarsi dell'inizio di una rivincita e forse di una rinascita.