Il terremoto che ha distrutto borghi delle Marche e del Lazio, provocando morti e devastazioni, ha messo in secondo piano le conseguenze dello stesso sisma in Umbria.
Si è infatti parlato solamente delle conseguenze a Norcia, ma il Prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro ha fatto sapere che sono 11 i Comuni umbri coinvolti nell'emergenza seguita all’ultimo sisma che ha colpito una vasta area dell’Italia centrale; in questa situazione si trovano alcune frazioni che presentano notevoli danni.
Il Prefetto Cannizzaro ha precisato che i territori dei Comuni maggiormente colpiti sono quelli di Norcia, Preci, Monteleone di Spoleto e Cascia, per numero più rilevante di persone ed edifici coinvolti in quanto più prossimi all'epicentro, e in parte Spoleto. Istituzioni, vigili del fuoco, forze di polizia, servizi territoriali di protezione civile “hanno lavorato fin da subito – ha aggiunto il Prefetto nel corso di una conferenza stampa – per verificare la funzionalità del sistema di protezione civile ed evidenziarne le eventuali criticità. Sono state operate scelte strategiche per la gestione dell'emergenza che è rilevante”, ha detto.
“La sala operativa – ha annunciato il Prefetto – continuerà a rimanere attiva 24 ore su 24 e ogni giorno alle 17 si terrà la riunione del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi, con tutti i soggetti interessati”.
In Umbria – dove fortunatamente non si regiatrano vittime (e questo grazie alla ricostruzione fatta – con sistemi antisismici estesi anche alle strutture non toccate dal terremoto dopo i terremoti del 1979 e del 1997) qualche danno viene segnalato alle strutture. Molte chiese risultano inagibili nella zona di Norcia dove – come riferisce l’archidiocesi – la Caritas allestirà una tensostruttura per la celebrazione delle messe, gli incontri, la catechesi.
Il campanile di San Pellegrino è crollato. A Norcia non possono essere utilizzate la cattedrale di Santa Maria, la basilica di San Benedetto e la chiesa della Madonna Addolorata. Due i monasteri di clausura presenti: qualche piccola crepa dalle Clarisse di Santa Pace, seriamente danneggiato quello delle Benedettine di S. Antonio. Qui, una religiosa si è procurata una leggera contusione, per un armadio che si è inclinato sul suo letto. Situazione critica a Frascaro, Nottoria, Castelluccio, Preci, Cascia e Poggiodomo. Le tre chiese di Agriano, quella parrocchiale di Avendita e quella di Fogliano sono danneggiate; chiusa anche la parrocchiale di Santa Maria della Visitazione a Cascia, dove sono caduti calcinacci. Chiuse le chiese di Mucciafora e Roccatamburo a Poggiodomo. Inagibile anche l'abbazia di Sant'Eutizio a Preci.