“Siamo molto felici che almeno i bambini di prima media da lunedì potranno rientrare nelle loro classi”.
Come riporta oggi Il corriere dell’Umbria, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Iunti, passa da una riunione all’altra. L’ordinanza regionale con cui si darà il via libera al ritorno in classe per 7.643 alunni dovrebbe essere firmata oggi, non appena arriverà l’ok del comitato tecnico scientifico regionale che non si è ancora riunito, per vagliare gli ultimi dati a disposizione. Ma che ormai il ritorno in classe per i più piccoli sia cosa fatta, è stato ribadito da più parti. Ieri anche la presidente Donatella Tesei lo ha detto in diretta tv. E allora le scuole si stanno in parte riorganizzando per l’accoglienza dei più piccoli che, nella maggior parte dei casi non vedono l’ora di tornare in classe e poter rivedere gli amichetti.
“Abbiamo lavorato a strettissimo contatto con la Regione per consentire ai ragazzi di rientrare in sicurezza” aggiunge Iunti, che sottolinea come le scuole, già da prima dello stop si fossero in realtà dotate di organizzazioni totalmente volte a garantire la sicurezza dei ragazzi. Tutti i plessi, soprattutto quelli con più ingressi avevano già scaglionato gli alunni e li avevano destinati a precise entra/uscite e precisi percorsi all’interno della scuola. Per andare al bagno si lasciava nome e cognome e i dispenser con il gel disinfettante erano distribuiti in aula e corridoi. Il tutto, almeno nelle intenzioni, tarato sulla totalità della popolazione studentesca. Per cui, dato che al momento ne rientrerà solo un terzo, il problema sicurezza – spiega Iunti – di fatto si abbatte da solo. Così come non c’è quello relativo ai trasporti: i ragazzini di prima media li portano i genitori. Nelle scorse ore tra gli addetti ai lavori è anche circolata l’ipotesi di sottoporre i primi a rientrare a una sorta di screening mirato, ma, al momento sembrerebbe essere rimasta tale. A disposizione delle famiglie con figli in età scolare restano ancora i test sierologici gratuiti nelle farmacie aderenti all’iniziativa dell’Umbria.
“Noi faremo tutto ciò che ci verrà chiesto – aggiunge Iunti – per contribuire ad eventuali azioni aggiuntive. Intanto, spero che questo sia solo il primo dei rientri a scuola peri nostri ragazzi. Perché la scuola va fatta in classe. E se è vero come è vero che gli alunni delle prime medie vanno tutelati per l’anno delicato che vivono e che ovviamente non possono vivere allo stesso modo a distanza, io penso anche ai ragazzini di seconda, che hanno perso l’ultima parte del passato anno scolastico. Il prossimo obiettivo, se i dati ce lo permetteranno, è far rientrare anche loro”. E mentre, nelle roventi chat dei genitori umbri si discute, più o meno animatamente, tra chi è pro e chi contro il rientro in classe, dal governo sembra arrivare un’indicazione che precluderebbe il rientro in classe per gli studenti delle superiori fino al 9 gennaio.