A Bosco, una palazzina dal valore di 350mila euro è stata confiscata a Lanfranco Brugnoni, 60enne perugino condannato per usura con sentenza passata in giudicato.
La Procura Generale aveva già provveduto due anni fa a sigillare l’immobile in questione, in seguito agli accertamenti dei finanzieri.
Motivo del sequestro, la mancanza di equità tra i redditi dichiarati e i beni di cui disponeva Brugnoni, arrestato nel 2001 con l’accusa di aver fornito prestiti a tassi che, in alcuni casi, raggiungevano il 200%.
Circa quaranta le persone che hanno mosso denuncia, sostenendo, in alcuni casi, di essere state minacciate.
Il valore dell’immobile, parte degli oggetti di lusso di cui disponeva il condannato, era intestato magistralmente a una società americana, con sede a Miami.
La palazzina confiscata è stata consegnata all’Agenzia nazionale dei beni sequestrati alla criminalità, che la riutilizzerà a fini sociali.