Fernando Polzoni, il 19enne di Bastia Umbra arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di quattro ragazzine minorenni, va verso lo sconto di un terzo della pena.
Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria in un articolo a firma di Francesca Marruco. La Procura della Repubblica di Perugia ha depositato la richiesta di giudizio immediato cautelare nei confronti del giovane. La sua difesa – avvocati Daniela Paccoi e Guido Rondoni – sta ragionando sulla possibilità, piuttosto concreta, di chiedere un rito alternativo, probabilmente l’abbreviato, come previsto dall’ordinamento giuridico italiano. La fissazione dell’udienza dovrebbe arrivare a stretto giro e l’udienza dovrebbe essere fissata entro il mese di marzo.
Intanto il ragazzo, che alla fine di novembre era uscito dal carcere di Capanne ed era stato messo ai domiciliari in casa della famiglia, è ancora in attesa di poter fare ingresso in una comunità di recupero, come proposto dal team legale ai giudice. Secondo quanto emerso infatti, il 19enne faceva uso non sporadico di sostanze stupefacenti e alcol. I legali hanno quindi avevano intrapreso una interlocuzione con il Sert per portare il ragazzo in comunità.
In quei momenti, almeno Lui stesso, nell’interrogatorio con il Procuratore in cui aveva confessato tutto dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere con il gip appena arrestato, aveva fatto mettere a verbale: “All’inizio dei rapporti, ritenevo che le giovani fossero consenzienti. In entrambe le occasioni avevo bevuto e probabilmente avevo assunto anche dello stupefacente, per cui ritengo che avevo una percezione della realtà non corretta”. “I comportamenti che mi si contestano – aveva aggiunto – sono frutto dell’abuso di alcol e stupefacente e avendo riflettuto in questi giorni su ciò, sono veramente pentito”. Gli episodi di cui il 19enne si è reso responsabile erano emerse dopo l’ultimo stupro di avvenuto a metà giugno dello scorso anno in centro a Perugia: il 19enne aveva abusato di una ragazzina di 14 anni in un vicolo di corso Vannucci poco prima di mezzanotte. Quella stessa sera aveva tentato di baciare anche un’amica della minorenne che aveva appena stuprato.
Nei giorni seguenti era emerso che sempre lui aveva abusato di un’altra minore a gennaio nel parcheggio di un centro commerciale a Corciano. Quell’indagine era a un punto morto e il responsabile non era mai stato individuato a distanza di mesi. I due procedimenti erano stati poi riuniti. Pochi giorni dopo lo aveva denunciato anche una terza giovane, una sua amica di vecchia data. Tutte le ragazze sono state sentite dai medici legali che hanno accertato le violenze.