Il collaudo delle scale mobili del Pellini, la cui riapertura, prevista prima di Natale, è nuovamente slittata, non è andato a buon fine.
Secondo quanto si apprende, sarebbe stato il pulsante di stop a non funzionare. I tecnici del ministero hanno perciò chiesto chiarimenti alla ditta Kone, leader mondiale nella produzione di scale mobili ed ascensori. Secondo l’azienda sarebbero state le modalità con cui è stata fatta la prova a provocare il malfunzionamento, mentre second l’Ustif (ufficio del ministero) sarebbe da imputare a difetti di fabbricazione.
L’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini ha sottolineato che i lavori sono avvenuti nel rispetto dei tempi e si augura che l’incontro con la Kone avvenga il prima possibile.
“Sarà cura del Comune, nei prossimi giorni, – ha precisato l’ente – convocare la ditta esecutrice dei lavori, l’azienda Kone, leader mondiale nella produzione di scale mobili ed ascensori, per una opportuna valutazione sulle criticità evidenziate e sulle attestazioni inviate dalla ditta al Ministero delle Infrastrutture. Dalla nota inviata al Comune dagli uffici territorialmente competenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non viene messo in discussione il montaggio della struttura né l’appalto diretto dal Comune, ma solo alcuni risultati di una prova di verifica normativa in caso di blocco della scala: in particolare viene contestata l’attivazione di alcune sicurezze della scala, anziché altre che gli uffici ministeriali si attendevano. Sono tutti elementi riguardanti la programmazione di fabbrica delle scale stesse e la loro certificazione CE: si evidenzia che lo stesso modello di scala montato a Perugia è operativo in molte installazioni in tutta Italia e che recenti installazioni nelle città di Milano e Torino sono state regolarmente autorizzate dagli uffici USTIF di zona, che non hanno sollevato gli stessi dubbi dei colleghi romani. A fronte di ciò, il Comune di Perugia, intende farsi parte attiva e approfondire la vicenda con l’azienda stessa”.
L’intervento di manutenzione delle scale mobili, iniziato nel 2019, ha comportato un investimento di oltre 3 milioni di euro per allargare le rampe da 60 a 100 centimetri.
Altri interventi hanno riguardato l’illuminazione, la copertura realizzata in vetro da elementi fotovoltaici e i sistemi di video-sorveglianza.