“Sapevo in anticipo le domande dell’esame di lingua italiana”. Lo dice Luis Suarez, calciatore dell’Atletico Madrid coinvolto nell’inchiesa sul presunto esame farsa di italiano sostenuto all’università per stranieri di Perugia.
Luis Suarez è stato sentito dai Pm di Perugia che indagano sul suo esame di italiano all’Università per Stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza. Il calciatore è stato ascoltato in videoconferenza come testimone insieme al suo manager. Al momento, a quanto apprende l’Adnkronos, la sua posizione rimane immutata come persona informata sui fatti. Il calciatore del Barcellona è stato sentito come persona informata sui fatti, insieme al suo manager-avvocato, dai sostituti procuratori Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti, in stretto coordinamento con il procuratore capo Raffaele Cantone.
Gli sono state rivolte «tutte le domande che erano necessarie», fanno sapere dalla procura, sottolineando come l’interrogatorio sia durato oltre tre ore.
Del resto ormai, che l’esame per la certificazione di lingua italiana sia stato una farsa, lo hanno certificato non solo le email della professoressa Stefania Spina inviate al giocatore e sequestrate dai militari della guardia di finanza con le domande dell’esame, ma anche le ammissioni dell’esaminatore, Lorenzo Rocca e lo stesso video dell’esame agli atti di indagine.
E’ stato convocato per Martedì il nuovo Cda della stranieri.