Per accertare la sostenibilità economica del sistema sanitario regionale la Regione dell’Umbria ha istituito il “comitato regionale di valutazione”.
L’attivazione arriva proprio nel periodo in cui sono emerse criticità sui conti.
Si tratta in sostanza di un “organismo di supporto della Giunta regionale in grado di verificare la sostenibilità economica e amministrativa di azioni attuative della programmazione regionale, specie nei settori di consistente impatto economico, al fine di assicurare la sostenibilità del Ssr, coniugata con servizi assistenziali di qualità alla cittadinanza”, è scritto nella delibera approvata ieri in Giunta.
Il “Creva” sarà presieduto dal direttore regionale alla Salute e welfare e composto dai dirigenti dell’area Salute della direzione.
“La vigente normativa in materia di spesa sanitaria pubblica fissa norme rigide tese al perseguimento del pareggio di bilancio e al ripiano dei disavanzi di gestione delle aziende sanitarie regionali, ponendo in primo piano le funzioni di programmazione e di controllo esercitate sulla politica degli investimenti sanitari e su altri asset che occorre tenere monitorati”, è scritto nella delibera. È necessario che la Regione, “in ottemperanza alle funzioni attribuite dalla normativa vigente svolga un ruolo di indirizzo finalizzato all’adozione di scelte integrate e coordinate di programmazione strategica riferite al Ssr nel suo complesso, al fine di razionalizzare la spesa per gli investimenti”.
A presiederlo sarà il direttore regionale Massimo Braganti, mentre i componenti saranno otto dirigenti dell’assessorato. Pur nel rispetto dell’autonomia di Usl e ospedali, quindi, su molte scelte strategiche la parola finale – attraverso pareri obbligatori di coerenza con la programmazione, di sostenibilità economico-finanziaria e di conformità sugli aspetti tecnico-sanitari – sarà quella delle strutture dell’assessorato. La Regione perciò si focalizza sul proprio ruolo di indirizzo con lo scopo di adottare «scelte integrate e coordinate di programmazione strategica», garantendo un controllo complessivo sulle scelte e fornendo «indicazioni e prescrizioni alle aziende al fine di razionalizzare la spesa per gli investimenti e altre azioni ad alto impatto economico».