Nonostante il coronavirus, che ha fermato molte attività e perfino i processi in tribunale, la Finanza ha continuato a muoversi sul fronte delle indagini legate alla Sanità umbra, e sul fronte appalti sono arrivate le prime risultanze.
Come scrive oggi il Messaggero, “Lavorando a testa bassa, spulciando documentazioni, gare d’appalto e relativi bandi e incrociando tutto con le parole di centinaia di ore di intercettazioni e di «persone informate sui fatti» gli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria, diretti dal tenente colonnello Selvaggio Sani e sotto il coordinamento del comandante provinciale, il colonnello Dando Massimo Cardone, hanno iniziato a produrre le prime comunicazioni di «notizie di reato» in Procura sul filone d’inchiesta nato come costola di quello fin qui principale legato ai presunti concorsi truccati in ospedale ma che promette di riservare novità pari, se non superiore, rispetto a questo.
Se infatti quello dei concorsi è un filone d’indagine già definito che sta portando nomi eccellenti della politica e della sanità regionale a confrontarsi con la giustizia per difendersi da accuse importanti, sul versante appalti la situazione è ancora in divenire ma tra non molto potrebbero arrivare le prime mosse della Procura. Questo perché, secondo il pochissimo che filtra di un’inchiesta per ovvi motivi blindatissima, i finanzieri avrebbero iniziato a segnalare ai sostituti procuratori Mario Formisano e Paolo Abbritti (titolari della maxi inchiesta tra concorsi e gare d’appalto) le prime irregolarità accertate oltre le parole intercettate e i collegamenti individuati nella primissima fase dell’inchiesta stessa, quando l’attenzione era principalmente focalizzata sulle selezioni truccate nel 2018 all’ospedale perugino. Già da subito erano infatti apparse irregolarità sul versante delle forniture tecnologiche e a un primo giro d’orizzonte gli investigatoti delle fiamme gialle sembravano subito aver trovato materiale sul quale lavorare. Ora quel materiale pare essere diventato decisamente più corposo.
LE CIFRE
Roba di milioni di euro. Cento, per l’esattezza, secondo una prima stima fatta qualche tempo fa negli uffici del comando provinciale della guardia di finanza. Milioni e appalti sotto indagine, per capire e verificare se siano state rispettate le regole o se si possano rilevare anche su questo fronte condotte fuorilegge. Un super lavoro perché, a differenza dei concorsi, c’è una mole «notevole» di materiale da analizzare e ricostruire. Se sul fronte degli esami truccati nell’anno 2018 all’ospedale grandissima parte degli spunti d’indagine è arrivata direttamente dai protagonisti su quest’altro versante l’indagine si muove su un terreno decisamente più pesante perché non c’è più l’immediatezza dei fatti e dunque tocca agli investigatori svolgere un compito di analisi di documentazione.