Norcia le continue scosse di terremoto fanno salire la paura ai cittadini che chiedono di non dormire nelle proprie case preferendo le tende.
Il sindaco di Norcia Nicola Alemanno sostiene che ci sono molte criticità ancora da risolvere in tutti i comprensori colpiti dal sisma e soltanto a Norcia ci sono 700 posti letti mentre gli sfollati sono più del doppio; questo problema sussisterà sino a Martedì, ovvero fino a quando verranno avviate le verifiche sull'agibilità delle abitazioni.
Nel frattempo sono saliti quasi a 1000 i posti letto per gli sfollati umbri allestiti nei punti d'accoglienza di Norcia, Preci, Cascia e Monteleone. L'affluenza maggiore nella zona di Norcia (371 persone complessivamente, comprese le varie frazioni). A Preci e frazioni 98 persone, a Cascia e frazioni 144, a Scheggino 24, Cerreto di Spoleto 45 e Monteleone di Spoleto 17. Anche Sant'Anatolia di Narco, nella palestra del capoluogo, ospita 20 persone. Ventisei in tutto le aree di ricovero. Sono state allestite 62 tende, 34 delle quali nel territorio di Cascia e 18 a Norcia e frazioni. I dati ,ripresi sono stati comunicati dal Centro regionale di protezione civile dell'Umbria che ha erogato fino ad oggi complessivamente 800 pasti caldi.
Nicola Alemanno ha annunciato che a “Frascaro la Croce Rossa organizzerà un presidio per fornire assistenza medica agli anziani, mentre nella zona di Case Sparse sono cominciate le verifiche di stabilità sui terreni , allo scopo di creare un altro campo e questo accadrà anche per le frazioni di San Pellegrino e Castelluccio. Qui ai piedi del Monte Vettore sono al vaglio soluzioni alternative alle tende che poco possono contro il freddo della notte”. Molti cittadini si stanno organizzando autonomamente con l'utilizzo di roulotte e camper con la possibilità di avere gratuita l'elettricità .
Tuttavia quello che fa paura agli amministratori comunali é l'arrivo dell'autunno e dell'inverno .
Ad avviso dell'assessore Perla “si possono considerare possibili accordi con le strutture alberghiere ” . Ma in queste situazioni la gente ha paura perché il ricordo del terremoto di Umbria e Marche del 1997 – che interessò parte delle due regioni dell'Italia centrale nel settembre-ottobre 1997 e nel marzo 1998 di magnitudo di 6,1 e un'intensità massima del IX grado Mercalli) è ancora vivo -.
Nel 1997 il mostro colpì quarantotto comuni fra cui, in Umbria, Assisi, Gubbio, Foligno, Norcia, Valfabbrica, Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sellano; nelle Marche,invece, i danni più rilevanti si registrarono nei comuni di Serravalle del Chienti, Camerino, Fiordimonte, Castelsantangelo sul Nera.
Un ricordo ed un dolore ancora vivo negli Umbri che nella grande maggioranza dei casi, hanno saputo ricominciare e ricostruire intere cittadine seguendo tutte le regole anti – sisma. In questi tremendi giorni si é parlato dell'Umbria come modello di tecniche, tecnologia capacità di ricostruzione edilizia anti- sisma da esempio per il futuro e per tutto il nostro Paese.
Oggi si terranno i funerali della giovane coppia di Orvieto, si tratta delle ultime vittime ritrovate. Il Sindaco di Orvieto ha proclamato il lutto cittadino.