Dipendenti delle ferrovie, che si trovavano all’interno della Stazione FS di Ponte San Giovanni, hanno chiamato il 113 della Questura di Perugia per segnalare che un ragazzo aveva chiesto loro aiuto perché uno straniero estracomunitario gli aveva rubato il telefonino.
Sul posto si è recata una Volante e i ferrovieri fornivano agli agenti la descrizione del rapinatore: un uomo alto circa 170 cm con carnagione olivastra, indossante un giubbotto tipo Bomber di colore verde e dei pantaloni neri con macchie di vernice. L’equipaggio che era giunto in brevissimo tempo in zona, notava un individuo perfettamente coincidente al ricercato e provvedeva a bloccarlo. Gli agenti rintracciavano anche il ragazzo derubato – un sedicenne – dal quale ricevevano la descrizione del fatto.
Il ragazzo confermava che poco prima, mentre questi si dirigeva verso la Stazione Ferroviaria con un amico, gli si avvicinava il malfattore che con un movimento fulmineo, gli estraeva lo Smartphone che custodiva nella tasca anteriore destra del proprio giubbotto. Il giovane riferiva altresì di aver pregato più volte il ladro di restituirgli il telefono pensando inizialmente ad uno scherzo ma rendendosi conto in breve che non era così, in quanto dallo stesso ne riceveva risposta negativa; quando poi il malfattore, con impeto, sferrava un pugno sulla porta d’ingresso della sala di attesa della stazione si allontanava per paura.
Il derubato intimorito, entrava nella stazione e si avvicinava al personale delle F.S. a cui chiedeva aiuto. Gli uomini della Volante venivano a sapere da alcuni testimoni che l’autore del furto nel frattempo si era diretto presso la Sala di attesa e si avvicinava ai presenti proponendo l’acquisto dello Smartphone appena rubato. Gli agenti, bloccato l’extracomunitario, lo hanno perquisito trovandogli addosso lil telefono. Dopo aver accertato l’identità del ladro – un marocchino di 28 anni già noto ai poliziotti – lo hanno arrestato per furto aggravato e posto ai domiciliari, in un appartamenhto poco distante a Ponte San Giovanni, in attesa del processo con il rito direttissimo.