Ma chi è il prefetto Tronca? Quattro anni fa l’Unità e il Pd attaccarono molto duramente il neo commissario di Roma, Francesco Paolo Tronca. Nel maggio 2011 il giornale legato al Pd raccontò un’inchiesta interna dei sindacati dei vigili del fuoco:
l’11 maggio del 2011 un autista e un mezzo dei vigili del fuoco vennero «distolti dal servizio» per essere utilizzati come noleggio con conducente, ma gratuito, per portare «il figlio del dottor Francesco Paolo Tronca e un’altra persona a un incontro di calcio (Roma-Inter di Coppa Italia). I sindacati denunciarono anche che «al prefetto Tronca sarebbero stati assegnati due attici, in via Piacenza, a due passi dal Quirinale. Alloggi di servizio che non gli spetterebbero». In un’interrogazione parlamentare del Pd – allora guidato da Pierluigi Bersani – fu detto: «È noto che i vigili operano quotidianamente in tutto il territorio per garantire il soccorso ai cittadini,
nonostante la scarsità di fondi, organico e risorse (…). Per questo occorre sapere se il ministro dell’Interno sia a conoscenza delle notizie riportate affinché ci informi se corrispondono a verità. Se così fosse, l’onorevole Maroni deve assolutamente chiarire quali siano i provvedimenti che intende adottare nei confronti di quei dirigenti pubblici che hanno distolto per motivi personali uomini e mezzi che avrebbero invece dovuto essere impiegati in operazioni di soccorso e quelli che con il proprio operato hanno permesso che ciò avvenisse». Maroni (tra parentesi, era stato lui a nominare Tronca) non rispose e da allora la carriera del prefetto non ha fatto altro che continuare a salire.