La situazione della Rocchetta si complica,per le lungagini giudiziarie.Saranno il presidente del Tar di Perugia ed un collega della Toscana i due giudici che dovranno decidere la migliore soluzione del caso dei terreni e dei pozzi rivendicati dalla Comunanza dell’appenino gualdese, per adducibili ragioni finanziarie, rivendicandone la proprietà e la gestione e ponendo in serie difficoltà il colosso Rocchetta.
La Comunanza ha impugnato la proroga delle concessioni che dovrebbero scadere nel 2022, concessa all’attuale azienda Rocchetta dopo una attenta istruttoria da parte dei dirigenti regionali del settore.
A complicare la situazione ci sarebbero anche altre controversie che farebbero discutere su una proroga del comune:l’autorizzazione a costruire nei terreni, ed il cambio d’uso che riguarderebbe solo una parte dei terreni in concessione.
Il 18 Febbraio con la delibera del sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, era stata impugnata la sentenza del Tar dell’Umbria “per tutelare – ha sostenuto – l’interesse di tutta la comunità gualdese che rischia così di perdere un investimento di 30 milioni e ulteriori assunzioni fondamentali in un momento storico così difficile per il nostro territorio”.
La vicenda giudiziaria esplose nel 2017 quando su esposto per sospetto abusivismo dei pozzi fatto dal Wwf Umbria, il giudice impose il sequestro dell’area. La Comunanza Agraria si costituì in giudizio come parte lesa, in quanto proprietaria e titolare degli usi civici su essa pendenti; dall’altra parte la Regione Umbria che assegnò la concessione e con essa il Comune di Gualdo Tadino e l’azienda Rocchetta.
“La sentenza –aveva affermato la presidente della Comunanza Agraria Nadia Monacelli – è molto importante “. Non si sbilancia sugli esiti pratici di questa sentenza e sugli effetti che essa possa produrre sull’attività dell’azienda imbottigliatrice delle acque minerali: “Non nascondo che sotto questo aspetto la sentenza ci spaventa. Non avremmo mai voluto arrivare a un epilogo così, ma attenzione vanno trovati i giusti responsabili nella gestione di questa faccenda. Come Comunanza ce la metteremo tutta perchè, nel rispetto della legge, ne esca vittorioso il popolo di Gualdo e perchè siano difesi i lavoratori dell’azienda”.
Il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti,annunciando il ricorso dichiarava”Ho sempre agito in maniera trasparente ed in tutela dell’interesse pubblico prevalente, continuerò a farlo dopo questa sentenza con ancora più vigore di prima per e tra i cittadini . Questa città ha delle priorità che si chiamano lavoro, sviluppo e nuove opportunità. Leggeremo attentamente la sentenza ed agiremo di conseguenza per raggiungere questi obiettivi prima possibile”.
Ora tutto è possibile:potrebbe esserci una decisione immediata da parte dei due giudici, almeno su due delle sentenze, oppure i due magistrati potrebbero fissare un’ulteriore udienza in date da destinarsi.