Il ministro Bussetti ha disposto la revoca immediata dall’incarico di presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) al fisico trentino Roberto Battiston.
Ad annunciarlo su Twitter lo stesso scienziato, non senza una punta di amarezza.
“Oggi il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi. È il primo spoil system di Ente di Ricerca. Grazie alle migliaia dii persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano”. Roberto Battiston
Il Tweet provoca le reazioni del mondo politico e degli scienziati.
Il primo a intervenire è il viceministro grillino dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che sempre su Twitter si lamenta con collega di governo (e di ministero): “Non sarebbe male se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il vice ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni”.
Quindi, all’AGI, aggiunge: “Vista la difficoltà in cui versa l’intero sistema della ricerca in Italia, c’è il rischio che le scelte non condivise vengano interpretate in maniera sbagliata”. E ancora: “La rimozione del presidente in maniera estemporanea richiedeva che si mettessero sul tavolo le carte, altrimenti si scatena il panico tra i ricercatori con il rischio di un impatto negativo sull’intero sistema della ricerca, invece non c’è stata alcuna riunione strategica”.
Ai tanti che si sono detti dispiaciuti per la revoca dell’incarico a Roberto Battiston, che si è laureato alla Scuola Normale di Pisa ed è ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università di Trento, anche il piu’ importante astronauta italiano, Paolo Nespoli. “Mi sembra che tutti dobbiamo ringraziare il professor Battiston per quello che ha fatto – dice all’Agi – per la fisica, per lo spazio e mi viene da dire per il nostro paese se non il mondo intero. Personalmente gli faccio i miei migliori auguri per un futuro sempre spaziale. Ha sicuramente ancora tanto da dire e fare”.
Trentino, sessantadue anni, Roberto Battiston era al suo secondo mandato come presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, dopo la prima nomina avvenuta nel 2014. Ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento, insieme al premio Nobel Samuel Chao Chung Ting è considerato il “papà” dello spettrometro magnetico (AMS-2), dal 2011 in orbita agganciato alla Stazione spaziale internazionale, per effettuare per la prima volta misure di precisione dei raggi cosmici nello Spazio. È stato anche presidente della seconda commissione dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) per la Fisica Astroparticellare ed è membro del Tifpa, il nuovo Centro Nazionale dell’Infn a Trento.
Spunta il nome dell’uomo che dovrebbe succedere a Roberto Battiston alla guida dell’Agenzia spaziale italiana dopo il siluramento a sorpresa dello stesso Battiston.
Per la presidenza dell’ASI è il generale Pasquale Preziosa il candidato ideale del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che intenderebbe proporre al Comitato cui spetta la valutazione dei titoli dei candidati presidenti degli enti di ricerca proprio il nome di Preziosa. Ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Classe 1953, Preziosa è stato Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica dal 2013 al 2016.
Ed è anche, si sottolinea dal Miur, un esperto di diritto aerospaziale, oltre che un generale in pensione e che quindi, come tale, non percepirebbe stipendio all’Asi. Fonti del Miur sottolineano, inoltre, che si tratterebbe di una proposta di “altissimo profilo e nell’interesse dell’Ente, fiore all’occhiello del Paese, e del suo futuro”.
Preziosa “rappresenta una garanzia, è un uomo di Stato che ha diretto importanti missioni internazionali e ha gestito dossier delicatissimi”.