E’ stato ritrovato nella grotta del Diavolo sul Monte D’Ansciano, a Gubbio, dall’entomologo e speleologo Giuliano Trezzi, con la collaborazione di Fulvio Cirocchi e con il supporto del gruppo speleologico Buio Verticale del Cai di Gubbio, il Duvalius bensae, dato per estinto da ben 20 anni.
Il successo dell’operazione ha permesso il ritrovamento di ben tre esemplari, tra cui un maschio che ne ha permesso la corretta identificazione.
Il Duvalius bensae venne descritto per la prima volta da Raffaello Gestro nel 1892 sul Monte Ingino e riguardava un Coleottero della famiglia dei Carabidi e della tribù dei Trechini, che si è adattato a vivere nell’ambiente ipogeo, perdendo colore e funzione visiva.
In conseguenza alla propria morfologia è resistito ad un habitat estremo, soprattutto a causa del cambiamento climatico e al riscaldamento globale del pianeta.