“I membri della Commissione bilancio prima di prendere certe decisioni dovrebbero fare un’esperienza di vita a Norcia, vivendo una settimana tra le macerie e dentro le casette. Facile prendere decisioni sulla pelle delle persone dalla comodità dei palazzi romani”: a dirlo è il vescovo di Spoleto-Norcia, e presidente Ceu, monsignor Renato Boccardo, commentando il mancato accoglimento degli emendamenti sul sisma da inserire nel Dl “Rilancio”.
“Si tratta dell’ennesimo schiaffo ai terremotati – ha detto il presule – e pensare che solo qualche giorno fa abbiamo gioito per il ritrovamento delle campane della Basilica di San Benedetto, anche se dopo quattro anni ci sarebbe poco da gioire. Ora arriva questa doccia fredda: la commissione rifiuta di inserire nel decreto della ripartenza tutta la questione dei terremotati. Quello che è accaduto – ha sottolineato il presule – è scandaloso e vergognoso, ma per loro, per i membri della Commissione, non certo per noi. Sono pienamente d’accordo con i sindaci. Vengano loro a governare. E il tutto accade quando vediamo, come è giusto che sia, che i lavori per il ponte di Genova procedono spediti. Questo – ha concluso Boccardo – ci induce a pensare che, per il governo, i cittadini dell’Umbria, dell’Abruzzo, del Lazio e delle Marche siano di seconda classe”.