La direzione regionale dell’Umbria dell’Inps attesta che in Umbria sono stati denunciati 598 furbetti del reddito di cittadinanza.
Come riporta riporta oggi il Corriere dell’Umbria, attraverso una convenzione tra Inps e Guardia di finanza, sono stati presentati nel 2021 quasi 600 esposti alla Procura, che si aggiungono ai 415 assegni revocati nei primi tre mesi dell’anno direttamente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. Anche per questi era partita la segnalazione all’autorità competente. Gli irregolari al momento sono 1.013 nell’anno in corso.
Come riporta il quotidiano le violazioni riscontrate sono tra le più disparate. Prevalentemente i fuori legge vengono perseguiti per mancanza del requisito di residenza decennale, ma anche per discordanze nel nucleo dichiarato rispetto a quello presente in anagrafica o anche per dichiarazione di canone di locazione inesistente. Si tratta per la maggior parte di redditi ancora in pagamento. Solo per 22 casi si tratta di assegni “esauriti”.
Sono quattromila le erogazioni indebite stimate dall’Inps all’8 aprile scorso. Su queste le autorità stanno compiendo accertamenti anche grazie ai dati dell’Anpr, l’anagrafe nazionale della popolazione residente. Oltre mille casi sono stati scoperti e denunciati. Una volta scovate le violazioni normative, vengono inviati esposti alle Procure di riferimento: c’è il penale per la violazione della legge speciale dell’Rdc. Si tratta di un caso su quattro, rispetto agli oltre 12mila nuclei percettori.
Se i furbetti dell’Rdc prolificano, in pochi trovano lavoro. Meno del due per cento. E’ quanto emerge dagli ultimi report disponibili. Nel cuore verde risulta occupato l’1,17% dei beneficiari totali. Su 25.626 persone che direttamente e indirettamente usufruiscono dell’Rdc sono trecento circa i rapporti di lavoro effettivamente sottoscritti con le imprese.
Dal monitoraggio dell’istituto nazionale di previdenza sociale del 31 gennaio in Umbria risultano beneficiari di reddito di cittadinanza 12.324 nuclei per 25.626 persone ricomprese. L’assegno medio erogato nel cuore verde è di 530 euro a testa.