Sonia Lucignani direttore generale dell’Inps regionale dell’Umbria non ha dubbi “sul reddito di cittadinanza l’istituo da lei diretto sarà in grado di dare le risposte giuste nei tempi stabiliti dalla norma”.
E’ una risposta chiara ai dubbi espressi in sede politica, in particolare dalla presidente della Regione Catiuscia Marini che è contraria ad un provvedimento che fornirà per 18 mesi un reddito a decine di migliaia di persone che sono sotto la soglia di povertà. Questo accanimento del Pd nei confronti di chi non ha un reddito fa rivoltare nella tomba i padri nobili della sinistra ed è il segno della trasformazione genetica di un partito.
Nell’intervista al Corriere dell’Umbria, la dirigente risponde, per ciò che le compete, che non ci saranno problemi: “Non sappiamo ancora come sarà la procedura – spiega Lucignani – ma probabilmente, considerando che si è detto di verificare l’ammissibilità degli aventi diritto in cinque giorni, è presumibile che sarà un meccanismo centralizzato. Aspettiamo la norma – aggiunge ancora il direttore- perché così avremo tempi, modalità e funzionamento. Come Inps però ci stiamo già attrezzando rispetto a quello che già si sa e cercheremo di dare risposte nei tempi previsti. Il nostro Istituto anche in questo caso sarà all’altezza della situazione”.
Da aprile i beneficiari del Reddito di inclusione (Rei), che non sarà più riconosciuto, passeranno al RdC; si tratta di 3.358 nuclei familiari, pari a 9.360 individui, mentre nel primo trimestre del 2018 risultavano coinvolti 946 nuclei familiari per un totale di 2.509 persone, con un assegno medio di 272 euro, sotto la media nazionale di quasi trenta euro.